Stare a casa. Anna Micheletti “riscopro la lentezza e le coccole alla mia gatta e al mio compagno”

SESTO FIORENTINO – Per tutti questi giorni in cui dobbiamo stare a casa rivoluzionano la nostra vita. Le attività esterne sono interrotte, i corsi e gli appuntamenti con gli allievi, come il caso di Anna Micheletti che conduce corsi di lingua inglese e Qi Gong nella Piana e a Firenze, gli incontri gli i propri […]

SESTO FIORENTINO – Per tutti questi giorni in cui dobbiamo stare a casa rivoluzionano la nostra vita. Le attività esterne sono interrotte, i corsi e gli appuntamenti con gli allievi, come il caso di Anna Micheletti che conduce corsi di lingua inglese e Qi Gong nella Piana e a Firenze, gli incontri gli i propri corsisti è virtuale, attraverso collegamenti video e telefonate.

Come trascorri le giornate a casa?

Ritmi lenti, indugio a letto, autolavaggi di Qi Gong e sequenze risveglianti, più tempo per la colazione e poi rimetto a posto la casa con calma, cucino e poi parte del giorno sono “care viver” per mio fratello ipovedenti, pasti tranquilli e tempo per il giornale e le notizie tv. Il pomeriggio è dedicato ai miei studenti di inglese e di Qi Gong studio nuove sequenze e leggo, passeggiate nei mio giardino e coccole alla mia gatta e al mio compagno.

Il tuo lavoro ti permette di continuare a svolgerlo stando a casa? Cosa ti manca stando a casa?

Purtroppo il mio lavoro di insegnante è sospeso. Devo dire che mi mancano i miei studenti, ma riprenderemo appena possibile.

Hai qualche consiglio da dare per stare a casa?

E’ difficile dare consigli… pazienza, consapevolezza, contenti di essere “sani” e vivi, non sprechiamo il nostro tempo dandoci una organizzazione della giornata, ma restiamo in contatto con chi amiamo e poi assaporiamo il piacere della lentezza.

Hai ripreso a svolgere qualche attività abbandonata per mancanza di tempo libero?

Ancora non ho avuto tempo, forse riprendere il disegno e la pittura.

Cosa ti resterà di questa esperienza?

La lentezza e la consapevolezza del tempo, e sentirsi veramente parte di una globalità impaurita, smarrita, ma anche coraggiosa e consapevole.