Stare a casa. Elena Facchini e le mascherine di stoffa, colorate e allegre

SESTO FIORENTINO – Stare a casa, ma non con le mani ferme. Mettendo a frutto creatività e capacità, Elena Facchini ha dato una risposta alle nuove esigente nate dall’emergenza sanitaria. Appassionata di cucito e dotata di fantasia, Elena nella sua casa di Quinto Basso ha iniziato a realizzare mascherine colorate e allegre. “Un modo per […]

SESTO FIORENTINO – Stare a casa, ma non con le mani ferme. Mettendo a frutto creatività e capacità, Elena Facchini ha dato una risposta alle nuove esigente nate dall’emergenza sanitaria. Appassionata di cucito e dotata di fantasia, Elena nella sua casa di Quinto Basso ha iniziato a realizzare mascherine colorate e allegre. “Un modo per rendere meno noioso indossare le mascherine – dice Elena Facchini – l’idea è nata dovendo stare a casa e non potendo lavorare ho pensato che avrei potuto cucire mascherine in stoffa che, naturalmente non sostituiscono quelle chirurgiche, ma che possono essere indossate, per esempio, per scendere a portare i rifiuti”. Nella sua casa, Elena si è ritagliata uno spazio, mentre marito e figli ogni giorno seguono lavoro e scuola da remoto, lei inizia a scegliere le stoffe e realizzare le mascherine con la sua macchina da cucire.

“Sono più allegre – racconta Elena – di colori e foggia diverse, per prepararle utilizzo stoffa di recupero, avanzi che mii sono trovata in casa”. Una volta pronte le mascherine diventeranno un regalo per amici e parenti e potranno essere consegnate appena ci sarà la possibilità di incontrarci, anche se a distanza di sicurezza. “Per me questa attività è un modo per ingannare il tempo in attesa di riprendere, spero presto a lavorare – spiega Elena – e poi anche per fare qualcosa di utile”. Per iniziare Elena ha consultato alcuni tutorial che si possono visionare su internet, ma tutto questo è poi stato revisionato aggiungendo la propria creatività. “Ci sono tanti tutorial che insegnano a confezionare le mascherine – dice Elena – ma poi quando mi sono messa alla macchina da cucire ho lasciato andare la mia fantasia ed ecco come sono nate le mie mascherine”.