Stare a casa. Mattia Boschi “mi manca la magia e l’energia del palcoscenico”

CAMPI BISENZIO – Stare a casa è una necessità per tutti noi nell’emergenza sanitaria in corso, ed è difficile per molti affrontare questi momenti in cui c’è chi ha perso il lavoro, chi non sa se e quando potrà riprendere la propria attività. L’incertezza per il futuro riguarda tutti e soprattutto i lavoratori dello spettacolo, […]

CAMPI BISENZIO – Stare a casa è una necessità per tutti noi nell’emergenza sanitaria in corso, ed è difficile per molti affrontare questi momenti in cui c’è chi ha perso il lavoro, chi non sa se e quando potrà riprendere la propria attività. L’incertezza per il futuro riguarda tutti e soprattutto i lavoratori dello spettacolo, gli artisti, attori, cantanti, musicisti, ballerini e così via, un mondo variegato e complesso che ci ha permesso di star bene, di crescere culturalmente, divertirci. Tutto fermo di poter ritornare sul palcoscenico al più presto, magari con un effetto magico. Un sogno, quello di tornare presto in scena, che accarezza Mattia Boschi, illusionista e ideatore di spettacoli che, proprio nel marzo scorso avrebbe dovuto debuttare al Teatrodante Carlo Monni con un nuovo spettacolo.

Stare in casa in condizioni di emergenza sanitaria come questa, cosa significa per chi fa spettacolo come te?

Gli artisti, sono strane creature, che nel loro momento migliore, quindi quello creativo e di ideazione della propria opera, si mettono in auto quarantena per partorire le proprie idee, ma stavolta è diverso. Il settore dello spettacolo, è molto danneggiato: siamo in una situazione di stallo, non sappiamo ancora quando poter riprendere con gli eventi. Il Governo non si pronuncia su di noi, non è né bianco né nero, siamo in un limbo, una condizione che crea disagio in tutto il settore dello spettacolo. Era intuibile che la situazione fosse più grave di come tutti noi la immaginavano: sono stato uno dei primi a decidere di rimandare lo spettacolo previsto per il 7 marzo scorso. Sono però sicuro, che la ripresa sarà positiva, le persone hanno capito in questo periodo quanto l’arte e la cultura siano indispensabili per ognuno di noi per una propria crescita e arricchimento.

Cosa ti manca di più in questa situazione?

Sia da artista che da persona, mi manca la vera “magia”, quell’energia speciale di cui tutti noi ci “nutriamo” inconsapevolmente nel quotidiano, ma che adesso sembra scomparsa. Ne sentiamo la mancanza come un nuovo incontro, uno scambio di emozioni o una stretta di mano.

Immagino sia difficile proseguire il proprio lavoro stando lontano dal palcoscenico. Ma stai lavorando a qualche progetto?

Assolutamente, mai fermarsi, sopratutto ora che abbiamo tutto questo tempo. In questo periodo sto lavorando ad un nuovo progetto di cui non mi ero mai occupato prima. Sarà qualcosa che non riguarda lo spettacolo, ma che farà comunque parte della mia carriera. Per adesso non posso svelarti di più per accordi con la casa discografica (ops forse ho detto qualcosa..). Mentre nei prossimi giorni partirà un nuovo progetto sui miei social.

Stando a casa hai riscoperto attività abbandonate?

Ci sono un sacco di cose che si possono fare e sopratutto scoprire e riscoprire. Possiamo seguire il nostro istinto e fare un viaggio dentro di noi per capire e conoscere che cosa realmente vogliamo da noi stessi e cosa ci piace fare come una passione dimenticata o ancora da scoprire. È un ottimo momento per questo. Io dopo anni mi sono rimesso a suonare pianoforte e chitarra che avevo abbandonato da qualche anno .

Cosa pensi ti resterà di questa esperienza?

Sicuramente tante ricette nuove e tanti allenamenti homemade. Scherzi a parte, questo periodo, è ed è stato un’opportunità di riflessione personale per tutti e lo è anche per me.