Stare a casa. “Telefono, casa e libro” oggi, giornata del libro, ET dice così

SESTO FIORENTINO – In un battibaleno tutto è cambiato. Anzi tutto si è fermato e mentre era fermo, è cambiato. Così ci siamo trovati su un’altra sponda del nostro mondo, un pianeta a noi sconosciuto sul quale ricominciare. Se fosse un film di fantascienza sarebbe ET, perché lui, il piccolo e rugoso esperto botanico, come […]

SESTO FIORENTINO – In un battibaleno tutto è cambiato. Anzi tutto si è fermato e mentre era fermo, è cambiato. Così ci siamo trovati su un’altra sponda del nostro mondo, un pianeta a noi sconosciuto sul quale ricominciare. Se fosse un film di fantascienza sarebbe ET, perché lui, il piccolo e rugoso esperto botanico, come noi invoca con l’indice verso l’alto “telefono, casa”. Due oggetti questi ora indispensabili: casa perché ci viene chiesto di stare in casa (per chi ha la fortuna di avere una casa) e telefono perché è grazie al telefono anzi allo smartphone (generazione evoluta del vecchio telefono di ET) riusciamo a mantenere i contatti con i nostri simili. Questo tempo viene definito “sospeso” dove tutto è stato messo in stand-by, in attesa, in realtà però niente è sospeso, il tempo continua a viaggiare (beato lui) e scandire il suo passaggio, siamo noi che non riusciamo più a calcolarlo e allora attendiamo, stiamo in sospensione, in stand-by. Anche le nostre città ci appaiono come una foto in bianco e nero, come un agosto degli anni Sessanta quando si svuotavano perché famiglie intere erano pronte a raggiungere le località marine, ma oggi anche quelle località di vacanza sono una foto in bianco e nero. Panchine sigillate, aree verdi e piazze delimitate, negozi chiusi, rumori azzerati o meglio rumori e frastuoni azzerati, perché nel silenzio surreale al quale non eravamo abituati, torniamo a sentire i ritmi della natura. Comunque le nostre città sono cambiate e anche i nostri comportamenti e le nostre priorità. Se fino a qualche tempo fa (due mesi non di più) si aspettava il venerdì pomeriggio per un aperitivo, oppure il sabato per il mercato e lo shopping, la sera per ritrovarci tra amici, andare al cinema o al teatro, adesso studiamo il momento opportuno per uscire e trovare poca coda ai supermercati o in farmacia e soprattutto ci mettiamo alla spasmodica ricerca delle mascherine e dei guanti diventati il vero must di questa stagione primavera estate 2020. Comunque in tutta questa nuova condizione in cui ci troviamo a vivere la tecnologia ci è venuta incontro. Grazie ai tablet, ai portatili agli smartphone oggi possiamo vederci e sbirciare un poco anche nelle case degli altri. E allora ci organizziamo nascono i concerti casalinghi, le letture nei salotti, la cucina raccontata e filmata, gli esercizi di ginnastica, di yoga e ballo. Tutto per intrattenerci per mantenere quegli stimoli che avevo acquisito con la vita frenetica. E quando spegniamo i nostri dispositivi usciamo sui balconi per cantare, parlare, gorgheggiare. Insomma quel mondo a ritmi serrati che prima stava fuori ora sta dentro le nostre case. Ci possiamo fermare ancora, per un giorno, in silenzio tra le pareti dell’abitazione e leggere un libro magari a voce alta. Oggi è la giornata del libro. Il libro non è un oggetto come gli altri, ma permette di viaggiare senza pagare un biglietto, permette di provare emozioni e di pensare. Come ET alziamo l’indice verso la libreria e scegliamo un libro da leggere anche per uscire da questo mondo “sospeso”.