Stato di agitazione per i lavoratori della Mercatone Business

SESTO FIORENTINO – Mercatone Business ha presentato istanza di concordato preventivo “in bianco” al Tribunale di Bologna. I sindacati lo hanno appreso dagli organi di stampa nonostante il gruppo Mercatone conti 79 punti vendita, compreso quello dell’Osmannoro, con quasi 3.500 dipendenti.
“Negli ultimi tre anni abbiamo sottoscritto accordi sindacali per l’utilizzo dei contratti di solidarietà – commentano con un comunicato unitario Filcams-cgil, Fisascat-cisl e Uil-tucs – che dovevano avere lo scopo di consentire un processo di riorganizzazione dei punti vendita, tale da rilanciare l’azienda e renderla competitiva e contenere, al contempo, il costo del lavoro per salvaguardare l’occupazione”.
I sindacati accusano la Mercatone di immobilismo visto che non ha saputo capitalizzare i tre anni di sacrifici a cui si sono sottoposti i lavoratori per trovare uno sbocco alla crisi.
Le organizzazioni sindacali spiegano che “vi sono da affrontare le ricadute sui lavoratori, ad esempio il pagamento della Cigs per i lavoratori dei punti vendita Tre Stelle e Mercatone Business chiusi solo alcuni mesi fa, il pagamento della solidarietà per tutti gli altri lavoratori”.
I sindacati chiedono “l’apertura di un tavolo con l’azienda e le istituzioni, a cui chiedere di farsi garanti della salvaguardia dei lavoratori. I massimi vertici aziendali, le istituzioni, i commissari nominati dal tribunale, non potranno prescindere dal diritto dei lavoratori ad essere rappresentati e tutelati”.
I sindacati hanno proclamato lo stato di agitazione, riservandosi di promuovere ogni eventuale iniziativa di mobilitazione a sostegno dei lavoratori Mercatone.