FIRENZE – Con Lorenzo Somigli abbiamo una “collaborazione” che riguarda soprattutto il mondo dello sport. Questa volta lo ringraziamo per un contributo relativo invece alle regionali del 20 e 21 settembre
Ha un che di strano e anche di provocatorio. Craxi-Ceccardi, riformismo e Centrodestra. Un binomio non impossibile a giudicare dal riscontro e dall’interesse suscitato nel pubblico. L’incontro tra la senatrice Stefania Craxi e Susanna Ceccardi, candidata del Centrodestra, è andato in scena ieri a Firenze, in zona Coverciano. L’iniziativa si è svolta sotto la regia di Gianni Bonini, past president della Fondazione Craxi, personalità del Psi fiorentino e animatore di stimolanti iniziative sulla geopolitica del Mediterraneo. All’organizzazione ha contribuito Benedetta Bertoni, candidata con la lista Toscana Civica in supporto alla candidatura di Susanna Ceccardi. “La grande tradizione del riformismo socialista è stata coerentemente con la Casa delle Libertà” ha rimarcato in apertura Gianni Bonini. “C’è una coerenza politica nel nostro stare con l’alleanza di Centrodestra. Un’alleanza per le Libertà che prende le mosse dagli anni terribili della caduta della Prima Repubblica”.
“Qualche giorno fa il compagno Giani – ha punto la senatrice Craxi – sventolava la bandiera del Pci rimarcando la sua vicinanza a Pertini. Come se l’elezione del compagno Sandro Pertini fosse stata voluta dallo Spirito Santo… e non da Craxi. Oggi sono qua perché dal ’94 la maggioranza dell’elettorato ha votato e vota Centrodestra e certo non vota questa sinistra. Ho sono qui al fianco di Susanna Ceccardi per una vera e propria campagna di liberazione”.
“Questa è la battaglia del cambiamento” ha sottolineato Ceccardi. L’ex sindaco di Cascina ha ripercorso poi le tappe salienti della sua carriera, da quando divenne consigliere per la prima volta e fu etichettata come mosca verde fino alla cavalcata verso l’elezione a primo cittadino e dunque tutto il lavorio di “apertura dei cassetti” dentro una macchina comunale non priva di elementi contrari.
“Nel Centrodestra adesso, a differenza degli scorsi anni, abbiamo una classe dirigente” ha aggiunto Ceccardi. “L’anno scorso abbiamo vinto a Piombino, una roccaforte della sinistra: un risultato impensabile anni fa. Questo anche perché il Pd ha smarrito la sua identità. Noi del Centrodestra invece abbiamo acquisito competenze con i nostri amministratori”. Poi l’attacco, duro alla gestione Rossi: “Sono dieci anni che non viene costruita un’infrastruttura. E non c’è una Toscana a due velocità: la Toscana è tutta un’unica lentezza”.
Lorenzo Somigli