Stregatti Signa: “Animali feriti? No, grazie”. Il consiglio comunale boccia la mozione per una convenzione sanitaria

SIGNA – “Nella seduta del consiglio comunale di Signa del 15 maggio 2025 è stata bocciata la mozione presentata da Fratelli d’Italia per attivare una convenzione veterinaria a tetto massimo di spesa, che avrebbe permesso il soccorso e la cura di animali feriti o malati sul territorio comunale”. A dirlo, in una nota, sono gli […]

SIGNA – “Nella seduta del consiglio comunale di Signa del 15 maggio 2025 è stata bocciata la mozione presentata da Fratelli d’Italia per attivare una convenzione veterinaria a tetto massimo di spesa, che avrebbe permesso il soccorso e la cura di animali feriti o malati sul territorio comunale”. A dirlo, in una nota, sono gli “Stregatti Signa”, che poi spiegano: “Motivazione ufficiale? L’idea è bella, ma non ci convincono i dati economici. In altre parole: l’emergenza animale può attendere, purché i numeri siano più carini in tabella Excel. Peccato che le cifre proposte non fossero prese da una bancarella del mercato, ma da fonti attendibili e verificabili, compresi portali di settore e preventivi realistici di spesa veterinaria. Ma a quanto pare, la tutela del randagismo, della fauna urbana e del soccorso animale necessita prima… della benedizione aritmetica del palazzo comunale”. E ancora: “Ci chiediamo: serve davvero una relazione tecnica certificata per aiutare un gatto investito o un cane morente? Oppure è solo un modo elegante per dire di no senza assumersene la responsabilità? Siamo stanchi del teatrino dell'”ottima proposta, però…”. Lo diciamo con la frustrazione di chi, ogni giorno, interviene gratuitamente e senza convenzioni per animali che nessuno vuole vedere, curare o finanziare. Ma tranquilli, gli animali non conoscono i cavilli amministrativi e nemmeno i cittadini che ci chiamano nel cuore della notte con un micio investito, un cane malato, un gabbiano con un’ala rotta. Semplicemente si aspettano che qualcuno faccia qualcosa. Il Comune di Prato e altri Comuni toscani già operano con convenzioni simili. Signa, invece, resta fedele alla tradizione: ci penseranno i volontari, a gratis. E in fondo, si sa: la compassione costa, ma la politica spesso è a spese zero”.