Sul pontile dei Renai torna l’Uomo Comune di Clet

SIGNA – Era stato piegato dalla furia dell’Arno che nel 2019 aveva invaso il parco dei Renai. L’Uomo Comune di Clet, la statua che fa parte della collezione di arte ambientale visibile nell’area verde del Comune di Signa, torna al suo posto dopo un restauro durato quasi due anni. A dare il bentornato al bronzo […]

SIGNA – Era stato piegato dalla furia dell’Arno che nel 2019 aveva invaso il parco dei Renai. L’Uomo Comune di Clet, la statua che fa parte della collezione di arte ambientale visibile nell’area verde del Comune di Signa, torna al suo posto dopo un restauro durato quasi due anni. A dare il bentornato al bronzo dell’artista Clet Abraham, erano presenti il sindaco di Signa Giampiero Fossi e l’amministratore delegato della società di gestione del parco, Isola dei Renai, Andrea Marzi.

Il parco nel tempo è diventato un museo di arte ambientale a cielo aperto, un’opportunità in più per i visitatori che lungo il percorso  possono apprezzare opere di artisti locali e non solo: “Dopo l’alluvione – ha detto Andrea Marzi – abbiamo recuperato l’uomo comune di Clet; la piena dell’Arno lo aveva pesantemente danneggiato. Per noi è uno dei simboli del parco e non volevamo che sparisse. Adesso dopo il restauro è tornato al suo posto, a ‘fare la guardia’ al lago e ad accogliere i nostri visitatori”.

 “Il restauro della scultura di Clet e la sua ricollocazione rappresentano il segno di una ripartenza del Parco dei Renai e di Signa dopo la pandemia e le due alluvioni del 2019, – ha aggiunto il sindaco Giampiero Fossi – l’opera di Clet è inserita in quello che può essere definito museo di scultura a cielo aperto, capace di rendere i Renai non solo luogo di svago ma anche area di forte interesse culturale e artistico”.

Il bronzo restaurato ha una storia: è il primo “Uomo Comune” che nella notte tra il 19 e il 20 gennaio del 2011, Clet decise di installare su uno sperone del Ponte alle Grazie a Firenze, rivolta verso Ponte Vecchio. Dopo appena una settimana il Comune di Firenze lo fece rimuovere: a nulla valsero le proteste dei fiorentini che invece avevano apprezzato tanto quell’opera. Fu il Comune di Signa ad “adottare” quell’opera, collocandola nel parco dei Renai. Anni dopo e dopo innumerevoli battaglie legali che hanno visto vincitore l’artista, una copia di quella prima opera, rimessa sullo storico ponte pare essere diventata simbolo della città di Firenze, tanto da essere diventata virale sui social grazie ai post delle stesse istituzioni cittadine (Comune e Camera di Commercio).