CAMPI BISENZIO – Un tassello importante dello sviluppo sostenibile sono sicuramente i distretti dell’economia civile, dove imprese private, organizzazioni di volontariato, cittadini, enti pubblici si unisco per promuovere innovazione civica, sociale ed economica. I distretti dell’economia civile, nascono in ambiti locali dove gli elementi profit e no profit si uniscono per dare vita a piani di partenariato tra privato e pubblico (PPP), che sfociano nella coprogrammazione e nella coprogettazione, con l’obiettivo di finanziare, costruire e gestire infrastrutture o fornire servizi di interesse pubblico. Tutti hanno interesse a promuovere i distretti di economia civile: Le grandi aziende e, a caduta, via via le piccole aziende, avranno nei prossimi anni, la necessità di investire nel partenariato pubblico privato al fine di migliorare i loro parametri di E.S.G. gli enti pubblici, visto la diminuzione costante e progressiva delle risorse, avranno bisogno di essere sostenuti economicamente, e le organizzazioni di volontariato dovranno rigenerarsi per sopravvivere e scongiurare il volontariato non organizzato. La “finestra” che si sta aprendo e che durerà per i prossimi anni sarà un’occasione da non perdere per il rilancio delle nostre Comunità dal punto di vista sociale, ambientale ed economico. Dove tutto è molto più difficile da raccontare che da fare, dove la politica deve avere il coraggio di agire, se vuol colmare la distanza con i propri cittadini e con le imprese, lo strumento del distretto dell’economia civile, come è stato dimostrato là dove esiste, sarà imprescindibile, per uno sviluppo sostenibile.
Massimo Cerbai, esperto in gestione ecosistemica ed energie rinnovabili