Taglio degli alberi in viale Machiavelli. Comitato “La maggioranza ha perso il senso della storia”

SESTO FIORENTINO –  E’ iniziato il taglio degli alberi in viale Machiavelli, sulla decisione di abbattere i 33 pini della strada il Comitato per la tutela degli alberi di Sesto Fiorentino “esprime la propria contrarietà”. “Lo scempio iniziato lunedì 25 novembre in viale Machiavelli – si legge in una nota del Comitato – insiste sulla […]

SESTO FIORENTINO –  E’ iniziato il taglio degli alberi in viale Machiavelli, sulla decisione di abbattere i 33 pini della strada il Comitato per la tutela degli alberi di Sesto Fiorentino “esprime la propria contrarietà”.

“Lo scempio iniziato lunedì 25 novembre in viale Machiavelli – si legge in una nota del Comitato – insiste sulla stessa linea politica decisa da una maggioranza che ha perso completamente il senso della storia di Sesto Fiorentino che nel corso dei secoli ha sempre lottato per distinguersi come città e tenere lontana l’immagine dell’esser quartiere periferico di Firenze. Nell’ultimo anno invece abbiamo assistito ad un lento degrado, ad una sistematica incuria, ad una gestione frettolosa delle questioni tanto che decisioni assunte venivano poi ripensate”.

Il taglio dei pini del viale Machiavelli fa seguito a quello degli alberi di viale XX Settembre che aveva portato alla nascita del Comitato per la tutela degli alberi. “Abbiamo assistito alla gestione imbarazzante del viale XX Settembre dove 52 alberi di un viale storico sono stati cancellati,- prosegue la nota del Comitato – la realizzazione del giardino di via Cavallotti nel cuore della città dove la fatiscenza già regna sovrana dopo pochi messi dalla realizzazione, visto alberi e piante abbattute senza alcun senso, la costruzione di una muraglia in cemento lungo i binari della ferrovia, la prospettiva della cementificazione dell’area Ginori ed adesso osserviamo impotenti all’abbattimento nel viale Machiavelli di altri 33 pini decennali che nonostante l’incuranza mantenevano viva un’identità della storia e della cultura sestese”.