Taglio del medico sulle ambulanze nella Piana, Gandola (FI): “In Regione il centrodestra si faccia sentire di più, la riforma va bloccata”

FIRENZE – “Il centrodestra in Regione si faccia sentire di più contro la de-medicalizzazione selvaggia ed il taglio delle postazioni medicalizzate nella Piana, nel Chianti e in tutta l’area metropolitana, la riforma va bloccata o sarà messa a rischio la tutela sanitaria delle nostre aree”. a parlare così è Paolo Gandola, consigliere metropolitano di Forza […]

FIRENZE – “Il centrodestra in Regione si faccia sentire di più contro la de-medicalizzazione selvaggia ed il taglio delle postazioni medicalizzate nella Piana, nel Chianti e in tutta l’area metropolitana, la riforma va bloccata o sarà messa a rischio la tutela sanitaria delle nostre aree”. a parlare così è Paolo Gandola, consigliere metropolitano di Forza Italia – Centrodestra per il cambiamento, che ieri sera ha partecipato a Sesto Fiorentino all’incontro convocato in vista della riforma del sistema di sicurezza-urgenza.

“La Regione parla di riorganizzazione funzionale ma l’hanno capito tutti, – aggiunge Gandola – si tratta di tagli lineari che andranno a eliminare le ambulanze medicalizzate sui territori. Nella Piana passeremo da tre ambulanze con il medico a una sola automedica, un fatto inaccettabile. Inutile che l’amministrazione comunale sestese non affronti il problema o cerchi di minimizzare, il taglio della medicalizzata di Sesto Fiorentino è certo, è già scritto nella bozza di riforma, non sappiamo quando questo sarà effettuato ma verrà fatto sicuramente. Così come sarà tagliato il medico che oggi opera nelle Signe, che sarà sostituito, come avverrà a Sesto, dal solo Infermiere. Serve dunque che l’opposizione unita anche in Regione si faccia sentire di più e meglio non potendo accettare che si vada a depotenziare il servizio sanitario nell’area. La politica non può rimanere in silenzio e deve scendere in campo contestando la Regione e le scelte aziendali dell’Asl Toscana Centro che non fanno l’interesse né del territorio, né delle comunità locali”.