Targetti (Rifondazione) “la priorità non è fare nuove costruzioni, ma rendere disponibile il patrimonio esistente”

CAMPI BISENZIO – “La vergogna di gente senza casa e di case senza gente” è quanto sostiene Sandro Targetti di Rifondazione comunista a proposito della vicenda di abusi edilizi. “Su una lottizzazione di 105 unità abitative, autorizzata nel 2012 dal Comune a Sant’Angelo a Lecore, grava l’ipotesi di abuso edilizio – dice Targetti – Secondo […]

CAMPI BISENZIO – “La vergogna di gente senza casa e di case senza gente” è quanto sostiene Sandro Targetti di Rifondazione comunista a proposito della vicenda di abusi edilizi. “Su una lottizzazione di 105 unità abitative, autorizzata nel 2012 dal Comune a Sant’Angelo a Lecore, grava l’ipotesi di abuso edilizio – dice Targetti – Secondo la Regione e la Procura non sono stati rispettati gli indici previsti dal Regolamento Urbanistico Comunale (Ruc). Proprio quel Ruc a cui il PRC si oppose decisamente in Consiglio Comunale, contestando i progetti di espansione urbanistica e di ulteriore cementificazione in un territorio ormai saturo. Insomma quando si invita la lepre a correre, qualcuno poi, come pare anche questa volta, è tentato di andare oltre i limiti indicati dalle norme”.
Per Targetti a Campi “la priorità non è fare nuove costruzioni a prezzi di fatto inaccessibili ai ceti popolari: già ci sono circa 500 alloggi nuovi rimasti invenduti negli ultimi anni per effetto della crisi, mentre aumentano gli sfratti per morosità (almeno 50 in questo momento) con sempre più famiglie che rimangono per strada e senza soluzione abitativa, perchè private di lavoro e reddito”.
Secondo Targetti la priorità è “rendere disponibile il patrimonio edilizio esistente” e “occorre un piano nazionale e regionale di nuovi alloggi popolari (solo a Campi ci sono ben 340 famiglie in graduatoria!), anche ricorrendo al recupero ed all’acquisizione del patrimonio esistente (pubblico e privato), occorre rilanciare il ruolo garante dei Comuni per la stipula di contratti di affitto a prezzi concordati, a garanzia di quelle fasce sociali di fatto escluse e discriminate dal mercato, fino al provvedimento estremo della requisizione, occorre un concreto sostegno al reddito di quanti sono colpiti dalla crisi”.