SESTO FIORENTINO – “L’amministrazione comunale di Sesto Fiorentino ha preso in giro centinaia di lavoratori ed operatori del Luna Park, prima confermando la presenza delle giostre e poi, dopo pochi giorni, e solo per mezzo di una telefonata, annullare tutto. Un buco nell’acqua che costerà caro alle tante famiglie degli operatori del Luna Park che rimarranno senza lavoro dopo aver anticipato tutte le spese”. E’ quanto afferma la consigliera di Forza Italia Maria Tauriello dopo la protesta di questa mattina dei lavoratori del settore spettacoli viaggianti e ambulanti dolciari.
“Vista la polemica già innescata in questi giorni – prosegue Tauriello – stamani mi sono recata di persona, come mia abitudine, ad incontrare i giostrai e comprendere le ragioni della loro protesta. La grave carenza di comunicazione di questa Giunta è tornata a manifestarsi questa mattina quando alcuni consiglieri comunali di maggioranza, stamani presenti in Comune per celebrare un matrimonio civile, hanno preferito negarsi e uscire dal retro pur di non ascoltare e confrontarsi con le ragioni degli operatori. A nome di Forza Italia ho espresso piena solidarietà a tutti i lavoratori coinvolti i quali, nel rispetto delle linee guida regionali, avevano predisposto un’area della giostre in completa sicurezza, dimezzando il numero delle attrazioni e prevedendo l’acceso contingentato, solo con mascherina e dietro misurazione della temperatura corporea. Con una semplice telefonata, invece, l’amministrazione comunale ha annullato tutto, di fatto impedendo ai lavoratori di poter fare il loro mestiere, al pari degli esercenti e di tutti gli ambulanti del mercato”.
“L’amministrazione comunale – dice Tauriello – poteva richiedere agli operatori del Luna Park l’adozione di ulteriori elementi restrittivi, ma non certo annullare del tutto la manifestazione. Una scelta che va in controtendenza con quanto deciso da altre amministrazioni come quella di Prato e di Lucca dove il luna park invece è stato confermato. Ancora una volta l’amministrazione comunale si è negata dimostrandosi sorda alle richieste di chi chiedeva un incontro per rappresentare le proprie ragioni e potersi organizzare al meglio. Le giostre, così come la fiera di settembre, rappresentano a Sesto una tradizione storica. Voler cancellare del tutto questi eventi significa voler azzerare il ruolo della socialità di Sesto da sempre protagonista nell’area della Piana fiorentina”.