CAMPI BISENZIO – “Nelle ultime settimane la situazione di Telco Soluzioni Digitali (azienda che lavora in appalto nel settore delle telecomunicazioni: impiantistica di rete, riparazione guasti di rete e interventi sostituzione cavi di rete telefonica) sta arrivando al suo epilogo. Telco ha uno dei suoi cantieri più grandi a Campi Bisenzio, in via fratelli Rosselli, con circa 50 lavoratori, e diversi altri in Toscana (Siena, Arezzo, Vicopisano, Grosseto) per un totale di circa 400 addetti in regione. Già nei mesi scorsi paventavamo una situazione difficile e per questo l’abbiamo denunciata con forza anche negli incontri sia con l’amministrazione comunale che con l’Unita di crisi della Regione Toscana, presso cui c’è già un tavolo aperto”: a dirlo sono Elena Aiazzi (Cgil Firenze) e Giulia Magrini (Slc Cgil).
“I lavoratori – aggiungono – sono ancora in attesa del pagamento della tredicesima mensilità e dello stipendio di dicembre e l’azienda non solo non dà risposte concrete a loro e alle organizzazioni sindacali, ma è sostanzialmente sparita; con il passare delle ore, oltretutto, la situazione si aggrava e apprendiamo che ieri mattina sono stati sequestrati circa 40 furgoni dal cantiere in quanto non sarebbe stato pagato il noleggio. Mentre continuano le nostre interlocuzioni con la Regione e con l’amministrazione comunale, a cui abbiamo chiesto un ulteriore incontro, abbiamo organizzato una manifestazione a Firenze sotto la Prefettura martedì 28 gennaio alle 10.30, per esigere le risposte concrete che ai lavoratori sono dovute, come dovute sono le mensilità che non hanno riscosso, e per denunciare una situazione gravissima che vede, comprensibilmente, la “temperatura” del cantiere diventare progressivamente incandescente. Dopo l’incontro in Prefettura, corteo fino alla Regione (dove è previsto un ulteriore incontro alle 12) in piazza Duomo, con presidio”.
“Non riteniamo accettabile – concludono – che si venga meno al principio per cui le persone che lavorano debbano essere pagate e meno ancora riteniamo accettabile che i lavoratori subiscano scelte scellerate e le conseguenze di operazioni poco trasparenti, come lo è stata quella di settembre 2024 di vendita di Telco Soluzioni Digitali da parte del gruppo Nextaly a Telnet. Il settore delle telecomunicazioni già vive una crisi sistemica da cui il mondo degli appalti di rete spesso rimane schiacciato; non possiamo più permettere che i lavoratori che rappresentiamo siano preda di operazioni opache. Chiediamo con forza che le istituzioni intervengano per trovare rimedio a una situazione insostenibile che già è sfociata nell’indecenza. Come territorio siamo di fronte all’ennesimo disastro occupazionale dovuto a una gestione irresponsabile e inadeguata, figlia della rincorsa al massimo profitto. Ci opporremo con tutte le nostre forze”.