Teleconsulto a Firenze e in sei Comuni della zona nord ovest. Partito per diabetologia e cardiologia, sarà presto esteso ad altre specialistiche

FIRENZE – E’ partito a dicembre per le specialistiche di diabetologia e cardiologia per Firenze città e per la zona fiorentina nord ovest, il sistema di teleconsulto fra medici di medicina generale e specialisti del territorio. L’attivazione del teleconsulto fra medici, è una delle risposte a cui approda il nuovo modello di assistenza territoriale, da una parte impegnato a offrire un’assistenza migliore a livello […]

FIRENZE – E’ partito a dicembre per le specialistiche di diabetologia e cardiologia per Firenze città e per la zona fiorentina nord ovest, il sistema di teleconsulto fra medici di medicina generale e specialisti del territorio. L’attivazione del teleconsulto fra medici, è una delle risposte a cui approda il nuovo modello di assistenza territoriale, da una parte impegnato a offrire un’assistenza migliore a livello locale al cittadino, dall’altra ad intercettare i bisogni prima che diventino accessi al Pronto Soccorso. La Asl Toscana centro è partita per ora con due specialistiche su Firenze e su sei Comuni della zona nord ovest, Calenzano, Campi Bisenzio, Lastra a Signa, Scandicci, Sesto Fiorentino e Signa. Ma per le stesse zone, è già in programma l’ampliamento anche a Geriatria e Reumatologia con l’obiettivo di estendere il teleconsulto anche in altri territori della Toscana centro e anche con la Radiologia Aziendale per la valutazione degli esami diagnostici di particolare complessità attraverso una piattaforma dedicata.

“Il teleconsulto tra professionisti rende più efficiente la comunicazione e l’interazione tra medico di medicina generale e specialista, – spiega Elisabetta Alti, direttore del dipartimento di Medicina generale della Asl Toscana centro (nella foto) – A livello di sistema crea un’uniformità di trattamento e di cura realizzando quella condivisione della risposta ai bisogni che garantisce al cittadino, in completa sicurezza, un’assistenza migliore, una riduzione delle liste d’attesa per i problemi risolvibili con tale metodica e un minor accesso ai Pronto Soccorso, prevenendo le criticità”. Il progetto si propone di standardizzare una modalità di consulto tra medici di medicina generale e specialisti aziendali per quesiti con caratteristiche di complessità clinica che non richiedono una visita in presenza da parte dell’assistito. Infatti, l’obiettivo del progetto è quello di evitare, ove possibile, lo spostamento di pazienti, spesso anziani, per quesiti risolvibili con contatto diretto tra professionisti. Stabilita un’integrazione tra medici di medicina generale e specialisti di riferimento locali, si potranno condividere in modo rapido le scelte terapeutico-assistenziali, sfruttando il contatto telefonico, integrato da una piattaforma web dedicata.

l sistema di prenotazione del teleconsulto avviene attraverso una agenda CUP dedicata a cui accede solo il medico di medicina generale per ogni singola specialità. Il giorno e all’orario prenotato il medico si collega per il teleconsulto con lo specialista tramite la piattaforma. Il teleconsulto può essere richiesto solo per pazienti già in carico agli specialisti aziendali in modo da permettere la consultazione della cartella clinica esistente da parte dello specialista al momento della richiesta. “Grazie al teleconsulto – aggiunge Giancarlo Landini, direttore del dipartimento delle specialistiche mediche della Asl – si realizza un rapporto tra specialisti che operano nella stessa zona e si va a creare quella rete che permette, al cittadino, di avere risposte eque e condivise e, al sistema, di rispondere sul territorio con appropriatezza a chi effettivamente ha più bisogno, evitando, al contempo, accessi impropri all’ospedale”.

Nei sei Comuni della nord ovest e a Firenze, i medici di medicina generale delle Aft (Aggregazioni funzionali territoriali) hanno già condiviso il nuovo percorso con i colleghi specialisti, mettendo a disposizione numeri di telefono e confrontandosi sulle modalità da attivare per garantire il monitoraggio delle patologie e la continuità della presa in carico. Di fronte a un dubbio diagnostico o a una variazione sulla terapia, il medico di medicina generale, tramite l’attività di consulenza a distanza e previo consenso del paziente interessato, potrà mettersi in contatto con lo specialista. Il paziente, da parte sua, non sarà più costretto a recarsi in visita dal proprio curante quando la questione potrà essere risolta a distanza. In tutti gli altri casi rimane naturalmente valida la prestazione sanitaria in presenza. Il teleconsulto nasce per integrare la prestazione sanitaria tradizionale proprio con l’obiettivo di migliorarne l’efficacia e l’appropriatezza.