Temporale sul Monte Giovo, campigiana resta bloccata. Le parole del metereologo

CAMPI BISENZIO – La lunga lista di interventi, anche delicati, realizzati dal Soccorso Alpino nel corso dell’ultimo week end, resi complessi nella maggior parte dei casi dal maltempo, porta a una conclusione: l’estate volge al termine. “Il meteo non va sottovalutato in nessun mese dell’anno ma è inevitabile notare come nelle ultime settimane la variabilità […]

CAMPI BISENZIO – La lunga lista di interventi, anche delicati, realizzati dal Soccorso Alpino nel corso dell’ultimo week end, resi complessi nella maggior parte dei casi dal maltempo, porta a una conclusione: l’estate volge al termine. “Il meteo non va sottovalutato in nessun mese dell’anno ma è inevitabile notare come nelle ultime settimane la variabilità stia incrementando. “Al di là delle differenze fra ogni anno e il precedente o il successivo – ha spiegato al sito montagna.tv il meteorologo Filippo Thiery – in media il periodo di fine estate è quello di “rottura” di configurazioni atmosferiche più stabili e durature, con le prime perturbazioni di matrice simil-autunnale che però trovano ancora temperature prettamente estive, innescando quindi contrasti termici forieri di instabilità anche molto spiccata”. Non a caso, nel pomeriggio di ieri una donna di 45 anni, residente a Campi Bisenzio, nonostante la giornata non fosse delle migliori, si è diretta alla vetta del Monte Giovo (1991 metri di altezza) sull’Appennino tosco-emiliano, percorrendo il sentiero GEA 00. Arrivata in cima le condizioni meteo hanno cominciato a peggiorare e in quota è scesa la nebbia. Subito dopo si è scatenato un repentino e violento temporale, con intensa attività elettrica, forti rovesci e grandine. L’escursionista si era allontanata da pochi minuti dalla croce del Giovo, e proprio per la fitta nebbia, aveva perso l’orientamento finendo sul sentiero CAI 527, raggiungendo una pietraia molto ripida e scivolosa. Spaventata, bagnata e infreddolita ha deciso di fermarsi, per evitare di scivolare sulle pietre inumidite dalla pioggia e ha chiamato il fidanzato, che a sua volta ha provveduto a contattare i Carabinieri del comando di Compagnia di Pavullo. Sono state così attivate le squadre del Soccorso Alpino e Speleologico, stazione Monte Cimone, e la squadra del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza dell’Abetone. La donna aveva con sé un telefono di vecchia generazione, senza possibilità di geolocalizzazione. Nonostante tale limite, il caposquadra è riuscito tramite dettagli rilasciati telefonicamente a comprendere l’area in cui si trovasse. Una volta allontanatosi il temporale, è stato fatto decollare l’elicottero 118 di Pavullo nel Frignano, dotato di verricello, con a bordo un tecnico di elisoccorso del CNSAS. Dopo un paio di sorvoli l’escursionista è stata individuata e recuperata con il verricello, quindi trasportata in piazzola a Pievepelago dove ad attenderla c’era il fidanzato.