Termovalorizzatore, botta e risposta fra il ministro Galletti e il sindaco Falchi

SESTO FIORENTINO – “Il termovalorizzatore di Case Passerini è strategico per il trattamento dei rifiuti nel centro Italia e necessario per garantire l’autosufficienza nello smaltimento all’Ato Toscana Centrale”. Lo ha detto alla Camera il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, rispondendo a un’interrogazione di Massimo Parisi (ALA). “L’impianto di termovalorizzazione di Case Passerini è stato autorizzato […]

SESTO FIORENTINO – “Il termovalorizzatore di Case Passerini è strategico per il trattamento dei rifiuti nel centro Italia e necessario per garantire l’autosufficienza nello smaltimento all’Ato Toscana Centrale”. Lo ha detto alla Camera il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, rispondendo a un’interrogazione di Massimo Parisi (ALA). “L’impianto di termovalorizzazione di Case Passerini è stato autorizzato dagli enti territoriali competenti – ha detto Galletti – el’avvio dei lavori era previsto entro l’estate 2016, con possibilità di renderlo operativo entro il 2017. La Provincia di Firenze, il 17 aprile 2014, si era espressa in ordine alla compatibilità ambientale del progetto definitivo, subordinandolo al rispetto di specifiche prescrizioni. L’attuale Città Metropolitana di Firenze, il 23 novembre 2015, ha rilasciato l’Autorizzazione Unica per la realizzazione e gestione dell’impianto”. “L’autorizzazione alla realizzazione e all’esercizio rilasciata dalla Città Metropolitana di Firenze è stata annullata dalla sentenza del Tar Toscana dell’8 novembre 2016 e, attualmente, si è in attesa della pronuncia del Consiglio di Stato, la cui udienza di trattazione è stata fissata al 5 ottobre prossimo”. “Ai sensi dell’articolo 35 dello Sblocca Italia, l’operatività dell’impianto di Sesto Fiorentino è stata considerata strategica per garantire l’autosufficienza energetica non solo della Regione Toscana, ma anche dell’intera macroarea centro”. E ancora: “E anche a prescindere dall’esito delle vicende giudiziarie concernenti la legittimità del titolo autorizzatorio a suo tempo rilasciato, l’impianto di termovalorizzazione in questione mantiene le caratteristiche per essere ricompreso tra quelli identificati quali costituenti la cosiddetta Rete Strategica Nazionale. Nel 2015 le tre Province di Firenze, Prato e Pistoia, costituenti l’Ato Toscana Centrale, hanno prodotto oltre 776.000 tonnellate di rifiuti urbani, da cui residuano – con il 65% di raccolta differenziata – oltre 268.000 tonnellate di rifiuti non differenziati. A queste si sommano gli scarti degli impianti di compostaggio, delle piattaforme di valorizzazione di carta, cartone e plastiche. Il dato da solo, anche portando le raccolte differenziate al 70%, come si sta facendo, evidenzia che l’impianto è necessario a garantire l’autosufficienza di Ato e a eliminare il conferimento in discariche fuori Ato o a impianti di termovalorizzazione del nord Italia”.

La replica del sindaco di Sesto, Lorenzo Falchi, non si è fatta attendere: “Su un punto sono d’accordo con il ministro Galletti, quello di prescindere dall’esito della vicenda giudiziaria nel valutare l’inceneritore di Case Passerini. Per lui, alla luce di un decreto assai discutibile come lo Sblocca Italia, rimane strategico. Per noi, alla luce dello sviluppo del territorio, della tutela dell’ambiente, della sostenibilità rimane un’opera profondamente sbagliata, frutto di forzature politiche e amministrative”. “Lavoriamo per superare l’attuale logica nella gestione dei rifiuti – ha concluso – a monte, e attendiamo il responso del Consiglio di Stato, ma la posizione di Sesto Fiorentino e dei sestesi è chiara e intendiamo sostenerla fino all’ultimo”.