FIRENZE – Ci sono anche il presepe di San Miniato a Signa (aperto fino al 6 gennaio la domenica 10.30-12.30 e 15-18, Natale 10,30-12,30,
Santo Stefano e 1 gennaio 15.30-18.30) e il presepe della parrocchia di Santa Maria a Campi Bisenzio (aperto tutti i giorni dalle 15 alle 19 fino al 6 gennaio) nell’itinerario di “Terre di Presepi” presentato in Consiglio regionale: cento paesi e altrettanti presepi è infatti il suggestivo itinerario per il Natale offerto dall’associazione nazionale “Città dei Presepi” e dal suo coordinatore Fabrizio Mandorlini: “Quest’anno – spiega – proponiamo un itinerario diffuso in tutta la Toscana. Un itinerario che ci permette di scoprire attraverso i presepi tanti luoghi altrimenti lontani da quelli che sono i circuiti classici del turismo. L’obiettivo è anche quello di portare le persone nei luoghi identitari delle comunità valorizzando le loro bellezze artistiche, paesaggistiche e architettoniche. Si passa dai presepi della Valle dell’Arno, che sono i presepi storici, perché fu grazie a loro che dieci anni fa nacque l’itinerario “Terre dei Presepi” e da lì si può andare nel senese, nel fiorentino, fino ad arrivare all’aretino, alla Lunigiana e alla Garfagnana e così con il nostro itinerario attraversiamo tutta la regione”.
“Terre di Presepi” è nato nel 2014 e festeggia quindi il suo decennale. Per questo è stata realizzata una specifica mostra a San Miniato (Pisa), nella chiesa di San Francesco, che vedrà esposte rappresentazioni dei paesi che fanno parte dell’itinerario, a cui si affiancherà una pregevole opera presepiale proveniente dal Museo delle Civiltà del Ministero della Cultura. Dal Vaticano arriverà, invece prima di Natale, “Luce”, la grande mascotte ideata dal Pontificio Consiglio per l’Evangelizzazione e che sarà esposta fino al 6 gennaio. Sabato 14 dicembre i presepisti che hanno realizzato il Presepe vivente d’Italia a Roma alla Basilica di Santa Maria Maggiore hanno incontrato in udienza Papa Francesco.
L’obiettivo, in occasione delle festività natalizie, è quello di offrire ai visitatori l’opportunità di conoscere la Toscana diffusa e valorizzare attraverso il presepe l’arte, le bellezze architettoniche e paesaggistiche, l’enogastronomia portando le persone a conoscere attraverso momenti esperienziali le comunità e il loro senso identitario. A ogni paese e presepe è stato attribuito un numero progressivo che lo identifica nell’itinerario regionale e una credenziale chiamata Credenziale del Pellegrino Presepista. “Timbrando” il proprio passaporto si attesta la visita al paese e al presepe.
Il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo ha ringraziato l’associazione nazionale Città dei Presepi e il suo coordinatore Fabrizio Mandorlini per questa importante iniziativa: “Il presepe in dieci anni è diventato non solo un luogo di preghiera ma anche un’opportunità per attirare tantissime cittadine e cittadini da tutte le parti della Toscana e non solo”. “Così – ha concluso – si rappresenta la nostra identità e la nostra storia. Ognuno di questi presepi ha qualcosa di particolare che riguarda il suo territorio e la Toscana. Un ringraziamento particolare va poi alle volontarie e ai volontari che riescono a rendere unici questi presepi. Non è un caso che solo qualche giorno fa siano stati ricevuti tutti insieme da papa Francesco”.