PIANA FIORENTINA – E’ un’analisi a 360 gradi quella che Gabriele Toccafondi (rimasto fuori dal Parlamento nelle fila di Italia Viva-Azione alle ultime elezioni politiche ma già pronto a nuove “sfide”) fa sull’esito del voto del 25 settembre scorso. Un’analisi che parte dalla soddisfazione per i risultati raggiunti in tutta la provincia di Firenze con una crescita, in percentuali, in tutti i Comuni dei vari collegi “mentre il Pd – spiega – ha avuto un riscontro diametralmente opposto, ovvero, dati alla mano, è calato dovunque”. “Non siamo contenti, – aggiunge – siamo più che contenti perché i nostri consensi sono più che raddoppiati in tutti i Comuni della provincia di Firenze, il che ci fa ben sperare per il futuro. Si tratta, infatti, di numeri da cui dobbiamo ripartire e dai quali si può solo migliorare, mentre il Partito Democratico può solo scegliere: entrano a far parte di una coalizione politica, allearsi con i 5 Stelle oppure venire con noi”.
E’ una forzatura dire che con voi può rinascere un “grande centro”?
“Assolutamente no. Adesso ci attendono le amministrative, a partire da Campi Bisenzio, anche se è giusto ricordare ancora una volta che politiche e comunali sono elezioni completamente diverse fra loro, da sempre. Certo è che il Pd in questo momento è un partito “annacquato” e non sono così sicuro che sarà in grado di riprendersi per gli appuntamenti elettorali più vicini, mi sembra piuttosto che si stiano avvitando su se stessi. Guardando a Campi, tuttavia, dalle urne il 25 settembre è emerso un dato ben preciso, ovvero è stato dimostrato che non è vero che sono più forti degli altri perché amministrano. Alla fine, lo ripeto, non solo a Campi, dovranno scegliere da che parte stare ma, nonostante la sconfitta subìta, ho l’impressione che stiano proseguendo sulla stessa strada di sempre”.
E per quanto riguarda il centro-destra?
“E’ innegabile che la coalizione ha ottenuto un grande risultato soprattutto grazie a Fratelli d’Italia, anche perché sono stati cinque anni all’opposizione in Parlamento. Ora però, così come sono sempre bravi a ricompattarsi prima di un voto, possiamo finalmente possiamo vedere se sono una coalizione altrettanto coesa anche dopo il voto. Il momento che sta vivendo il paese è complicato e se non governano bene sono sicuro che l’elettorato sarà subito pronto a guardarsi intorno…”.
Non resta che Italia Viva-Azione…
“Noi, nel nostro piccolo, le idee ce l’abbiamo, abbiamo le nostre proposte, concrete, penso all’aeroporto piuttosto che alla tramvia, ma soprattutto ci mettiamo sempre la faccia. Faremo opposizione in modo responsabile, cercando sempre un dialogo in Parlamento. Lo abbiamo visto in questo anno di crescita costante: un elettorato moderato c’è e va oltre l’8% a cui ci siamo attestati. Ecco, se lavoriamo in un certo modo, non possiamo che crescere. Certamente, voglio ribadire anche questo concetto, non siamo “girotondini” e non potremo mai esserlo, in piazza si va, ma per questioni serie”.
Come ha detto anche in precedenza, Campi è la “sfida” più vicina dal punto di vista elettorale. Quindi, nel 2024, sarà la volta degli altri Comuni della Piana…
“A Campi Bisenzio, se prendiamo come esempio le ultime regionali, abbiamo avuto una crescita importante. Adesso dobbiamo costruire la classe dirigente. Dove governiamo, prendiamo come esempio la Regione, siamo insieme al Pd, proprio perché un partito moderato deve restare e lavorare su basi moderate. Ancora è presto per parlare di candidati, di strategie e di come ci stiamo avvicinando al voto. Se infine vogliamo dare una “sbirciata” a Signa, Sesto e Calenzano, quello che posso dire è che il Partito Democratico ha sicuramente una conoscenza più forte della città rispetto alle forze politiche di centro-destra ma la strada, da qui a due anni, è ancora lunga…”.