Toccafondi (Italia Viva) “Stazioni in condizioni non accettabili. Adesso basta serve un sindaco che si faccia intendere”.

SESTO FIORENTINO – La biglietteria chiusa alla stazione di piazza Galvani è un ulteriore disagio per i viaggatori sestesi che usano il treno per gli spostamenti, ma i problemi non finiscono qui. “Sesto Fiorentino ha tre importanti stazioni che collegano la nostra città a Firenze, Prato e poi a tutta la regione. – spiega Gabriele […]

SESTO FIORENTINO – La biglietteria chiusa alla stazione di piazza Galvani è un ulteriore disagio per i viaggatori sestesi che usano il treno per gli spostamenti, ma i problemi non finiscono qui. “Sesto Fiorentino ha tre importanti stazioni che collegano la nostra città a Firenze, Prato e poi a tutta la regione. – spiega Gabriele Toccafondi candidato sindaco di Italia Viva per Sesto che dice Sì – Oltre al tema dei ritardi, problema non da poco che abbiamo già evidenziato in uscite precedenti, abbiamo raccolto da diversi cittadini segnalazioni su varie problematiche che interessano la stazione centrale, Neto e Zambra. La stazione centrale, ad esempio, rifatta recentemente e con i lavori quasi ultimati, ha una grossa lacuna: la biglietteria è infatti ancora chiusa e delle quattro macchinette automatiche per i biglietti presenti solo due funzionano e solamente una prende i contanti”. 

Altra problematica si incontra alla stazione del Neto.  “La stazione del Neto, invece, – prosegue Toccafondi – ha il marciapiede sud che per tutto il tratto della via è impraticabile, pieno infatti di folti ed abbondanti rovi ed erbacce. Nonostante che, poi, i lavori di posizionamento delle barriere antirumore (un vero e proprio muro di Berlino) siano finiti, l’ingresso est, da via Nievo, per accedere alla fermata è ancora chiuso ed i cittadini sono costretti a fare un lungo giro per poter raggiungere l’ingresso ovest, in corrispondenza di via Leopardi”. 

“La stazione Zambra presenta, invece, un sottopasso fatiscente – afferma Toccafondi – Non è così che si dà un servizio ai cittadini: sono centinaia gli studenti, i ragazzi, i lavoratori che ogni giorno utilizzano queste stazioni e che con questo gesto fanno un favore alla comunità, a tutti noi. Prendendo il treno, infatti, decidono di non utilizzare il mezzo privato. Serve un sindaco che chieda maggiore attenzione per le nostre stazioni, che si faccia intendere e che alzi la voce se serve. Serve una Sesto che dice Sì”.