Toccafondi (IV) “Muoversi in treno da Sesto a Firenze tra ritardi, cancellazioni e affollamento”

SESTO FIORENTINO – Una vera “impresa” riuscire a muoversi con il treno da Sesto per raggiungere Firenze, tra ritardi, cancellazioni e affollamento. Lo afferma, in una nota il consigliere di Italia Viva Gabriele Toccafondi che nel consiglio comunale di ieri 28 dicembre sull’argomento ha presentato una interrogazione. “Treni da Sesto Fiorentino a Firenze? Per il […]

SESTO FIORENTINO – Una vera “impresa” riuscire a muoversi con il treno da Sesto per raggiungere Firenze, tra ritardi, cancellazioni e affollamento. Lo afferma, in una nota il consigliere di Italia Viva Gabriele Toccafondi che nel consiglio comunale di ieri 28 dicembre sull’argomento ha presentato una interrogazione. “Treni da Sesto Fiorentino a Firenze? Per il Comune di Sesto va tutto bene. Ma dove vivono? – dicono Gabriele Toccafondi e Leonardo Pagliazzi, coordinatore cittadino di Italia Viva Sesto Fiorentino commentando la risposta del vice-sindaco Claudia Pecchioli – La realtà parla di ritardi, cancellazioni e affollamento, biglietterie automatiche spesso rotte, parcheggi non sufficienti”.

“In mezz’ora di risposta ad una nostra interrogazione in Consiglio comunale sulla situazione su puntualità, affollamento, cancellazioni dei treni da Sesto, sul nuovo parcheggio e sulle biglietterie, la vicesindaca non ha elencato i disservizi che i 3000 cittadini, che ogni giorno prendono il treno dalla stazione centrale di Sesto, vedono e subiscono. Invece, ha esposto un lungo e dettagliato elenco trasmesso dalla regione che dimostrerebbe che tutto è nella norma, che tutto sommato non ci possiamo lamentare – dicono Toccafondi e Pagliazzi – Peccato che di mezzo c’è la realtà che ostinatamente dimostra che la linea ferroviaria da Sesto a Firenze ha problemi di ritardi, cancellazioni e affollamento. Che le biglietterie automatiche sono lente e spesso rotte, che non esiste uno spazio per parcheggiare l’auto in sicurezza. Un’amministrazione comunale ha il dovere di difendere i cittadini e, se serve, far sentire la propria voce. L’amministrazione Falchi in regione e con Trenitalia dia voce a chi ogni giorno per studio o lavoro prende il treno e non si limiti a leggere pari pari report scritti da altri. Ascolti chi quei treni cerca di prenderli, quei biglietti cerca di farli, chi cerca di parcheggiare le proprie auto”.