Torna la Borsa del Giocattolo

CALENZANO – La Borsa del Giocattolo torna quest’anno dopo la lunga pausa del 2020 quando, a causa della pandemia, c’è stato un solo appuntamento. Il Comitato organizzatore Il Paese dei Balocchi ha messo in programma due appuntamenti che si terranno al Centro Eventi St. Art di via Garibaldi. “La scorsa ultima edizione di ottobre 2020 – […]

CALENZANO – La Borsa del Giocattolo torna quest’anno dopo la lunga pausa del 2020 quando, a causa della pandemia, c’è stato un solo appuntamento. Il Comitato organizzatore Il Paese dei Balocchi ha messo in programma due appuntamenti che si terranno al Centro Eventi St. Art di via Garibaldi. “La scorsa ultima edizione di ottobre 2020 – si legge in una nota di Agostino Barlacchi curatore della Borsa – si è svolta nel massimo rigore delle regole di distanziamento e igienizzazione, controllo temperatura, entrate ed uscite controllate e contingentate proprio per poter lavorare in massima sicurezza ed è stata apprezzata dai partecipanti e dal pubblico. Adesso si vuole ripartire anche se gli appuntamenti a lunga distanza sono sempre difficili a programmare anche per le riaperture regionali. C’è una grande attesa perché i collezionisti sono in astinenza anche da questi appuntamenti che portano anche un po’ di relax intellettivo oltre e un incremento al comprensorio, ma bisogna pensare anche al più piccolo particolare per rendere la giornata un divertimento sicuro da ogni contagio”. Le nuove date sono domenica 3 ottobre e 5 dicembre aperte a tutte le tipologie di giocattoli dai soldatini alle bambole, treni, auto, moto, aerei, navi e poi giochi da tavolo.

“L’appuntamento di Calenzano – spiega Barlacchi – si colloca fra i più importanti di tutta Europa proprio per la tipologia del soldatino e muoveva oltre 100 collezionisti partecipanti che si spostavano in Toscana per due o tre giorni e poi i collezionisti o semplici curiosi che venivano all’evento unendo poi alcuni giorni di vacanza con visite alle città più vicine. Possiamo affermare che in questi mesi della pandemia  anche Barbie soffre di solitudine, e non celebra più i suoi compleanni più belli insieme alle consorelle bambole di bisquit, soldatini e statuette da presepe non vengono più riparate da abili restauratori, le locomotive  a carica a molla restato in stazione, le auto, le navi, gli aerei in latta non hanno più nessuno che carica le loro molle e forse questa ripartenza potrà muovere anche questo settore ludico. Chissà quei  giochi passati dalle mani di tanti bambini erano nati per farli sorridere e adesso il loro compito più duro sarà quello di far risorridere i grandi”.