Torselli (FdI): “Alluvione, il Pd smetta di fare campagna elettorale sulla pelle della gente, i soldi arriveranno”

FIRENZE – “Lasciamo da parte per un attimo la tristezza nel vedere un partito, quello Democratico, che per tentare di salvare gli ultimi fortilizi elettorali in riva all’Arno e al Bisenzio, torna a strumentalizzare, per bocca dello stato maggiore toscano, la sofferenza delle vittime dell’alluvione degli scorsi 2 e 3 novembre e concentriamoci soltanto sulla […]

FIRENZE – “Lasciamo da parte per un attimo la tristezza nel vedere un partito, quello Democratico, che per tentare di salvare gli ultimi fortilizi elettorali in riva all’Arno e al Bisenzio, torna a strumentalizzare, per bocca dello stato maggiore toscano, la sofferenza delle vittime dell’alluvione degli scorsi 2 e 3 novembre e concentriamoci soltanto sulla sequela di cose non vere dette da questi signori: replica così Francesco Torselli, capo gruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale e candidato alle elezioni europee, alle critiche mosse da un gruppo di amministratori Pd al governo nazionale. “Le famiglie hanno ricevuto i fondi erogati dalla Regione, mentre le imprese stanno ancora aspettando. Non è vero, in realtà la Regione – a causa della lentezza della struttura messa in piedi dal commissario straordinario per l’emergenza, Eugenio Giani – ha erogato a oggi all’incirca la metà delle risorse previste per le famiglie. L’altra metà sta ancora aspettando. Riguardo alle imprese, fino a oggi sono stati messi a loro disposizione dal governo nazionale, dal Ministero degli esteri: 100 milioni di euro (attraverso il Simest) per le aziende esportatrici e per la filiera, 6 milioni di euro per le imprese agricole e 50 milioni per il recupero della capacità produttiva”.

E ancora: “Il governo promette soldi, ma nessuno dice chi dovrà gestirne l’erogazione sul territorio. Anche questo non è vero. L’articolo 25 del D.Lgs. 1/2018 (Codice della Protezione Civile), ai comma 2 e 7 spiega chiaramente che l’erogazione delle risorse è in capo alla struttura commissariale e che questa – come da delibera del Consiglio dei Ministri del novembre 2023 – resta in carica per 12 mesi. Quindi la Regione sa bene di chi sia il compito di distribuire le risorse: del Commissario straordinario, ossia di Eugenio Giani. Non solo, perché i 66 milioni dichiarati da Giorgia Meloni il 13 marzo scorso arriveranno: primo perché a prometterli è stata la Presidente del Consiglio dei Ministri e non Eugenio Giani – che di milioni ne aveva promessi 50 lo scorso 22 dicembre rispondendo al sottoscritto in Consiglio Regionale, ma dei quali è stata persa ogni traccia – e secondo perché il Governo ci sta lavorando e l’iter burocratico è ormai nella sua fase conclusiva. Qulle risorse sono state stanziate e sono in fase di erogazione, questa è la verità. Certo, se nel frattempo la struttura commissariale finisse di erogare i famosi 3.000 Euro a famiglia che ha già a disposizione, quella stessa struttura che avrà poi il compito di erogare i fondi del governo, senza perdere altro tempo, sarebbe meglio…”.

“Ma da questo nervosismo della sinistra pratese emerge anche un altro aspetto: chi ha governato il territorio toscano per 70 anni, ovvero chi ne avrebbe dovuto gestirne la sicurezza e la manutenzione, si permette di attaccare il Governo in carica da meno di 2 anni? All’onorevole Furfaro e all’assessore Monni rivolgo un appello: visto che sono così bravi a sollecitare il governo nazionale, si adoperino a sollecitare anche i loro colleghi in Consiglio regionale affinché partecipino alla Commissione di Inchiesta sulle responsabilità del disastro del novembre scorso, perché – non so se lo sanno – ma lo loro forza politica di appartenenza, ad oggi, pare intenzionata a dissertarne i lavori. Come mai? Non sono loro gli amanti della verità e della trasparenza?”.