Torselli (FdI) scrive a Chiellini: “La Fiat non sia Top Partner della Nazionale fino a quando la Gkn non riaprirà lo stabilimento di Campi”

CAMPI BISENZIO – Nella vicenda Gkm, seppur indirettamente ci mancherebbe, ci finisce anche la Nazionale italiana di calcio, fresca vincitrice dei Campionati Europei. Come spiega infatti Francesco Torselli, capo gruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, “Giorgio Chiellini è un cittadino toscano e come tale, auspichiamo abbia a cuore il futuro dei lavoratori della Gkn […]

CAMPI BISENZIO – Nella vicenda Gkm, seppur indirettamente ci mancherebbe, ci finisce anche la Nazionale italiana di calcio, fresca vincitrice dei Campionati Europei. Come spiega infatti Francesco Torselli, capo gruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, “Giorgio Chiellini è un cittadino toscano e come tale, auspichiamo abbia a cuore il futuro dei lavoratori della Gkn di Campi Bisenzio. Per questo ci rivolgiamo a lui, capitano della Nazionale, affinché chieda ufficialmente alla Figc che Fiat non sia più Top Partner e auto ufficiale della Nazionale di calcio, almeno fino a quando il fondo Melrose non deciderà di riaprire lo stabilimento di Campi Bisenzio”.

“Melrose – aggiunge Torselli – risponde a logiche finanziarie e non di mercato, non siamo di fronte ad imprenditori che vogliono investire, ma solo a speculatori e come tali, devono essere toccati sull’univo lato che conoscono: quello del profitto. La Fiat, dal canto suo, ha goduto per decenni degli aiuti statali e dovrebbe ogni tanto assumersi le proprie responsabilità visto che la Gkn di Campi Bisenzio produce prevalentemente semiassi per FCA. Troppo comodo spostare la propria sede fiscale all’estero, acquistare indifferentemente componenti prodotti in Italia o in Polonia, ma sfruttare per ragioni commerciali il marchio dell’italianità. Fiat inizi a pretendere che gli elementi delle sue vetture siano Made in Italy, anziché fatti in Polonia. Forse anche Gkn cambierebbe idea…”.

“Fratelli d’Italia, – conclude – da anni, rivendica l’introduzione di strumenti come la  Golden Share per salvare le nostre aziende da predatori stranieri senza scrupoli. Le nostre proposte sono state inascoltate e si sono create situazioni drammatiche come alla Bekaert di Figline e, adesso, alla Gkn di Campi Bisenzio. Gli appelli di Giani e Nardella finiranno nel vuoto perché non hanno capito chi è il loro vero  interlocutore”.