Toscana zona gialla? Giani invia un dossier all’ISS: “L’ultima decisione spetta a loro”

CAMPI BISENZIO – “I dati legittimano anche una possibilità di movimento che è quella che io auspico con la zona gialla”: parole, queste, del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, e riprese dall’agenzia Adnkronos. “La gran parte dei Comuni della Toscana non hanno contagi, e alcuni di questi non li hanno da giorni – ha aggiunto […]

CAMPI BISENZIO – “I dati legittimano anche una possibilità di movimento che è quella che io auspico con la zona gialla”: parole, queste, del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, e riprese dall’agenzia Adnkronos. “La gran parte dei Comuni della Toscana non hanno contagi, e alcuni di questi non li hanno da giorni – ha aggiunto – e se siamo arrivati ad avere stamani semplicemente 445 contagi, ovvero un dato che se andiamo a guardare in rapporto alla popolazione ci mette chiaramente fra le 4-5 regioni più virtuose d’Italia, è perché abbiamo lavorato molto sul tracciamento, mettendo a disposizione quelle 500 persone che abbiamo raccolto dalle liste della Protezione civile per organizzare un tracciamento che ci ha consentito di isolare, quindi prevenire e mettere in condizione il contagio di diffondersi solo con lentezza rispetto alle altre situazioni”.

Il presidente della Toscana ha inviato un dossier all’Istituto Superiore di Sanità per chiedere il passaggio della regione in zona gialla. “Io mi rimetto a loro, decidono loro: è inutile fare azioni che poi compromettono la trasparenza e la correttezza del dialogo. C’è interlocuzione e conseguentemente spero che tutto questo porti ai migliori risultati nell’interesse della popolazione, nell’affrontare l’emergenza sanitaria e nel trovare le condizioni perché i dati corrispondano alla possibilità di movimento e di attività della nostra comunità. Nell’interesse dei toscani e della Toscana dobbiamo rapportarci portando i dati e aspettando le loro decisioni”. Secondo Giani, “dobbiamo rapportarci con le autorità di governo e la cabina di regia almeno per i prossimi 5 mesi, perché è vero che ci sarà il vaccino, è vero che ci saranno gli anticorpi monoclonali, ma questa interlocuzione settimana per settimana la vedremo per cinque mesi”, e “quindi è bene avere il rapporto più corretto e di rispetto reciproco migliore”.