Tpl, via libera del consiglio della Metrocittà Firenze al rinnovo del parco autobus. Anche a Signa e Lastra a Signa

FIRENZE – Con oltre 1 milione e 493.241 euro di investimenti prosegue il piano di rinnovo del parco degli autobus nella Metrocittà anche per le aree a lotto debole. Due le delibere presentate, su proposta del consigliere delegato alla mobilità Francesco Casini, approvate dal consiglio della Città Metropolitana di Firenze. La prima è relativa alle […]


FIRENZE – Con oltre 1 milione e 493.241 euro di investimenti prosegue il piano di rinnovo del parco degli autobus nella Metrocittà anche per le aree a lotto debole. Due le delibere presentate, su proposta del consigliere delegato alla mobilità Francesco Casini, approvate dal consiglio della Città Metropolitana di Firenze.

La prima è relativa alle risorse, destinate al rinnovo del parco dei mezzi, assegnate dal Mims (Ministero delle infrastrutture e mobilità). 
Lo stanziamento, da utilizzare entro il 2025, prevede nel dettaglio l’acquisto, oltre a bus ad alimentazione elettrica, di 3 bus diesel da 8 metri per il servizio gestito dal 1 novembre 2021 da Autolinee Toscane spa nei Comuni di Scandicci, Lastra a Signa e Signa, in forza della concessione regionale, per una spesa stimata di 684.241 euro.
La seconda delibera riguarda le risorse stanziate dalla Regione alla Città metropolitana, pari a 750.038,95 euro, per il rinnovo del parco mezzi adibiti al servizio di Tpl negli ambiti a domanda debole del territorio. Verranno acquistati di 2 mezzi diesel di 12 metri, 1 mezzo diesel di 10 metri e 1 mezzo diesel di 8,5 metri in sostituzione di alcuni veicoli che saranno rottamati. In questo caso le risorse assegnate possono essere utilizzate, nel rispetto della normativa vigente, direttamente o per il tramite delle imprese affidatarie o esercenti i servizi di trasporto pubblico locale e regionale. Le delibere sono state approvate dopo un ampio dibattito. 

Enrico Carpini, capo gruppo di Territori beni comuni, ha espresso “perplessità sulle modalità con le quali vengono stanziate risorse pubbliche delegando in toto i privati alle trattative. Dovrebbero essere approfonditi i passaggi che vengono stipulati con le aziende. Affidare il trasporto pubblico totalmente ai privati causa problemi, visibili ogni giorno, agli utenti”. Casini ha replicato osservando che le aziende che operano nel settore hanno il know how necessario per rispettare le tempistiche previste nel piano strategico nazionale della mobilità sostenibile e che gli investimenti che la Città Metropolitana mette in campo vanno tutti nella direzione di fornire al cittadino una qualità di servizio maggiore. Non solo, i mezzi acquistati rimangono di proprietà dell’ente e l’alienazione è nel patto di stipula. Affidando a privati l’acquisto diretto si ha un risparmio sull’Iva. 

Claudio Gemelli (Centrodestra per il cambiamento) condivide le critiche sia sulle modalità di acquisto che di delega, ma anche e soprattutto sulla “scarsità dei fondi messi a disposizione per il lotto debole: l’amministrazione avrebbe dovuto avere più coraggio e investire più risorse per l’acquisto di mezzi pubblici”.