Tra fede e rievocazione storica: a Signa si avvicina la festa della “Beata”

SIGNA – Da domenica 31 marzo a martedì 2 aprile torna a Signa la tradizionale Festa della Beata Giovanna: la rievocazione storica è prevista nel giorno di Pasquetta, ma in realtà Signa si prepara con una serie di riti fin dalla domenica di Pasqua, coinvolgendo anche i Comuni limitrofi. Il Lunedì dell’Angelo per i signesi non […]

SIGNA – Da domenica 31 marzo a martedì 2 aprile torna a Signa la tradizionale Festa della Beata Giovanna: la rievocazione storica è prevista nel giorno di Pasquetta, ma in realtà Signa si prepara con una serie di riti fin dalla domenica di Pasqua, coinvolgendo anche i Comuni limitrofi. Il Lunedì dell’Angelo per i signesi non è Pasquetta ma la “Beata”. Il culto della Beata Giovanna ha infatti origini che si perdono nella notte dei tempi: la Beata nacque, secondo alcune fonti documentarie, nel 1266 a Signa, dove si distinse nella preghiera, nella meditazione e nella contemplazione. Eventi miracolosi si verificarono durante la sua vita e dopo la sua morte, avvenuta il 9 novembre 1307, generando una forte devozione e un culto, sia a Signa che in ogni parte della Toscana; si svilupparono così verso la Beata Giovanna varie forme di venerazione popolare che, nella loro essenza, sono arrivate fino a oggi. La festa vera e propria ebbe origine il Lunedì di Pasqua del 1385, anno in cui, in occasione della traslazione del corpo, si svolse la prima processione in suo onore. Le popolazioni del circondario le resero grandi onori e, in occasione di eventi straordinari e di calamità, ricorsero alla sua intercessione. Per il programma completo clicca QUI.