Tragedia di Sant’Angelo, trovato un biglietto di Albuzzani alla moglie

SANT’ANGELO (CAMPI BISENZIO) – E’ stato trovato un biglietto, a casa Albuzzani, scritto da Lamberto. In una busta con scritto “Per Angela”, la moglie che ha ucciso, c’era una lista di cose da fare. Uno: accettare l’eredità con beneficio di inventario. Due: Rinunciare e farlo fare a Marco. Tre: pagare una contravvenzione, lasciata sul mobile. […]

SANT’ANGELO (CAMPI BISENZIO) – E’ stato trovato un biglietto, a casa Albuzzani, scritto da Lamberto. In una busta con scritto “Per Angela”, la moglie che ha ucciso, c’era una lista di cose da fare. Uno: accettare l’eredità con beneficio di inventario. Due: Rinunciare e farlo fare a Marco. Tre: pagare una contravvenzione, lasciata sul mobile. E stamani è stata in effetti trovata anche la multa insieme al rinnovo del tesserino venatorio.

La lettera non ha data e non è possibile stabilire quando è stata scritta, ma farebbe pensare che Lamberto Albuzzani, 67 anni presidente della Bcc area pratese di Carmignano, avesse organizzato il suicidio. Quello però che starebbe emergendo in queste ore è che – almeno quando è stato scritto il biglietto – nelle sue intenzioni il gesto doveva riguardare solo lui e la lettera testimonierebbe che la moglie e il figlio non dovessero essere coinvolti. Un altro elemento da considerare è che Marco, il figlio 23enne, ieri sera è stato in farmacia a Sant’Angelo a comprare delle medicine e lo scontrino riporta l’ora 17,57. La telefonata di aiuto di Albuzzani all’amico è delle 18,08. Un tempo brevissimo quindi, dal momento in cui Marco è rientrato in casa a quando è accaduta la tragedia. Marco infatti aveva da poco sentito la fidanzata ed è certo che lo stessero aspettando per cena a Galceti. Aveva preso un altro 110 e lode il 15 gennaio, in diritto tributario, e forse lo volevano festeggiare.

Forse, ma sono solo ipotesi, l’avvocato potrebbe aver deciso di farla finita, rientrando prima a casa convinto che non ci fosse nessuno e che invece si sia ritrovato faccia a faccia con la moglie e poi il figlio. Solo ipotesi che gli inquirenti stanno probabilmente prendendo in considerazione. Quanto alle telefonate fatte da Albuzzani all’amico di famiglia che ha scoperto la tragedia, sono state due: una in cui gli ha chiesto di venire e una di pochi minuti successiva, in cui, moribondo, non è riuscito a dire niente.

Contemporaneamente, gli inquirenti stanno lavorando per ricostruire le motivazioni del gesto di Albuzzani. In ambienti vicini alla Procura pratese si escluderebbe che la tragedia sia connessa all’inchiesta in cui il presidente di banca era coinvolto. Era indagato dall’estate scorsa e aveva subito una perquisizione ma negli ultimi mesi non sarebbero stati compiuti atti legati all’indagine e non erano arrivati avvisi di conclusione. In ogni caso la sua posizione sarebbe stata marginale. Però questa vicenda, hanno confermato gli amici stretti, aveva scosso molto Albuzzani, forse timoroso di perdere il suo prestigio sociale e la sua immagine.

Un altro elemento utile a comprendere le ragioni del gesto, sarebbe la fine di una relazione che Albuzzani avrebbe avuto da anni con una donna. La storia sarebbe stata chiusa proprio pochi giorni fa. Anche la salute avrebbe preoccupato l’avvocato, dopo l’operazione al cuore subita la scorsa estate. Un insieme di fattori, preoccupazioni che potrebbero aver portato Albuzzani a scegliere di farla finita. Poi, purtroppo, le cose sono andate ancora peggio di come aveva previsto.