Tramvia, fronte comune degli amministratori “contro il partito del no”

CAMPI BISENZIO – Un fronte comune per dire sì alla tramvia. Per lo sviluppo di Firenze e della “cintura”. Lo hanno fatto il presidente della Regione Enrico Rossi, il sindaco di Firenze Dario Nardella e, per quanto riguarda la provincia, i sindaci di Campi Bisenzio, Calenzano, Sesto Fiorentino, Scandicci, Bagno a Ripoli e San Casciano […]

CAMPI BISENZIO – Un fronte comune per dire sì alla tramvia. Per lo sviluppo di Firenze e della “cintura”. Lo hanno fatto il presidente della Regione Enrico Rossi, il sindaco di Firenze Dario Nardella e, per quanto riguarda la provincia, i sindaci di Campi Bisenzio, Calenzano, Sesto Fiorentino, Scandicci, Bagno a Ripoli e San Casciano Val di Pesa (Emiliano Fossi, Alessio Biagioli, Lorenzo Falchi, Sandro Fallani, Francesco Casini e Massimiliano Pescini). In che modo? Con una lettera aperta, che pubblichiamo qui di seguito, in cui ribadiscono l’importanza di un’opera come questa.

“La realizzazione della nuova tramvia segue il programma e gli accordi sottoscritti tra i Comuni e la Regione Toscana per avere una rete tranviaria estesa a tutto il territorio, moderna ed efficiente.
Questo programma prevede di mettere in funzione tutte le linee entro il 2030 con la stima di trasportare 90 milioni di passeggeri all’anno e di ridurre di ben 64.000 auto al giorno in circolazione in città con tutti i benefici conseguenti anche dal punto di vista ambientale.
Oltre alle linee già realizzate, ci sono quelle già progettate e finanziate con i relativi cronoprogrammi di costruzione, tra queste la linea 4 dalla Leopolda alle Piagge con la successiva estensione a Campi Bisenzio, la cosiddetta Vacs, ovvero la Variante al centro storico che collega la stazione a piazza San Marco, ma anche la linea che parte da piazza della Libertà e arriva a Bagno a Ripoli. E ancora l’estensione della linea 2 dall’aeroporto a Castello e Sesto Fiorentino, la linea che collegherà piazza della Libertà con Rovezzano, per la quale sono stati chiesti finanziamenti statali a dicembre scorso, il prolungamento della linea 1 da Villa Costanza a Pontignale. Infine è allo studio, grazie all’iniziativa dell’associazione degli industriali, una linea che attraversi la zona dell’Osmannoro e la colleghi al resto della rete.
Per più della metà di questi progetti abbiamo già ottenuto tutti i finanziamenti necessari (come nel caso della linea per Gavinana – Bagno Ripoli) dopo sacrifici e impegni, grazie anche alla dimostrazione di aver saputo spendere i contributi precedenti senza sprechi e senza alcun episodio di mala efficienza o corruzione. Tutto ciò ci ha reso affidabili e credibili agli occhi dei governi nazionali e dell’Unione Europea.
I cittadini del capoluogo e dell’area metropolitana stanno già apprezzando concretamente gli effetti positivi delle linee oggi in esercizio, come la riduzione del traffico, la riqualificazione e la valorizzazione importante di porzioni urbane di città, la riduzione dello smog. Senza dimenticare il grande vantaggio di un sistema di trasporto pubblico efficiente, puntuale e moderno testimoniato dal significativo incremento dell’utilizzo: sulla linea 1 siamo passati da circa 39.000 a circa 65.000 passeggeri al giorno. Con l’imminente messa in esercizio di linea 2, oltre ad una migliore puntualità e una maggiore regolarizzazione del servizio, le stime parlano di un numero di passeggeri fra 38 e 40 milioni all’anno. Questi sono numeri, non opinioni.
Il sistema tranviario sarà via via sempre più integrato con il Tpl su gomma appositamente ridisegnato e riorganizzato per rendere il trasporto pubblico più efficiente.
L’utilizzo di nuove tecnologie e l’esperienza maturata nella costruzione di linea 2 e 3 (o meglio il prolungamento a Careggi della linea 1) sono garanzia per una migliore realizzazione per quanto riguarda gli aspetti progettuali, quelli costruttivi e quelli relativi all’esercizio. Questo significa che saremo sempre più capaci di realizzare le linee con cantieri più veloci e meno impattanti: per la linea 1 abbiamo impiegato quasi 7 anni, mentre le linee per Careggi e Peretola ne hanno richiesti solo 4 e mezzo.
Si tratta peraltro di una infrastruttura che ha già generato e continuerà a generare migliaia di posti di lavoro, dando ossigeno all’industria edilizia e tecnologica a vantaggio della Toscana e di tutta l’Italia: investimenti e innovazione tecnologica fanno bene alle nostre città.
In questi giorni abbiamo visto però che alcune forze politiche tra le quali principalmente la Lega, hanno pubblicamente fatto dell’opposizione alla tramvia il punto centrale della loro iniziativa politica, anche in vista delle elezioni amministrative che si terranno in molti comuni in primavera.
Di fatto queste forze politiche, come già tentato per le linee precedenti, si propongono come il “partito del no alla tramvia” promettendo subito di bloccare la prossima linea per Gavinana – Bagno a Ripoli in caso di vittoria elettorale.
Noi sindaci e amministratori, per i motivi esposti, siamo più convinti che mai che si debba proseguire per completare tutto il sistema tranviario con passione e professionalità, pronti a correggere eventuali inefficienze nella fase di attuazione, a partire dalla necessità di avere soluzioni operative meno invasive possibili. Come abbiamo già fatto in passato continueremo a confrontarci con la cittadinanza in modo aperto e trasparente per individuare eventuali miglioramenti da apportare all’esecuzione dell’opera. Ma la tramvia non può essere bloccata. Creare allarmismi, spesso immotivati, che rischiano di privare la nostra città di un servizio di trasporto moderno, efficiente, puntuale ed ecologico senza dare soluzioni alternative sarebbe la fine dello sviluppo del sistema dei trasporti delle nostre città, che rimarrebbe con una rete monca e incompleta.
Noi sindaci, insieme alla Regione e alla Città Metropolitana, andremo avanti sulla strada intrapresa, consapevoli che non mancheranno difficoltà da affrontare, ma che, come avvenuto finora queste saranno sempre superate grazie al largo consenso e alla pazienza delle nostre comunità. Ed è a loro che ci rivolgiamo per ottenere sempre più incoraggiamento a finire il lavoro dell’opera più ambiziosa e di successo per le popolazioni, di questi ultimi venti anni”.