Transizione ecologica: comunità energetiche, in Regione si lavora per incrementare le rinnovabili

FIRENZE – Permettere a persone fisiche o giuridiche, imprese incluse purché la produzione o l’immagazzinamento di energia non costituisca la loro attività principale o preponderante, attività commerciali ed enti locali, di riuscire a costituire “Comunità Energetiche Rinnovabili” (CER). Questo l’obiettivo della proposta di legge unificata, nata su iniziativa di tre proposte di legge presentate rispettivamente […]

FIRENZE – Permettere a persone fisiche o giuridiche, imprese incluse purché la produzione o l’immagazzinamento di energia non costituisca la loro attività principale o preponderante, attività commerciali ed enti locali, di riuscire a costituire “Comunità Energetiche Rinnovabili” (CER). Questo l’obiettivo della proposta di legge unificata, nata su iniziativa di tre proposte di legge presentate rispettivamente dal Partito democratico con primo firmatario Vincenzo Ceccarelli, da Irene Galletti (M5S) ed Elisa Tozzi (Gruppo misto-Toscana domani). L’atto è stato licenziato in commissione Sviluppo economico, presieduta da Ilaria Bugetti (Pd) con sì unanime. Voto favorevole all’unanimità anche a una proposta di risoluzione collegata, che risulterà essere un allegato della legge. 

Per far questo, la Regione, pubblicando dei bandi, e utilizzando la competenza di un tavolo tecnico, selezionerà, utilizzando requisiti predeterminati, le bozze di progetto ammissibili, per poi stilare una classifica di merito che tenga conto di una serie di priorità. Le bozze di progetto vincitrici saranno finanziate permettendo ai proponenti di poter stilare un progetto esecutivo, inclusi tutti i documenti necessari. I vantaggi sia per i proponenti, che per la Regione sono molteplici: avere più comunità energetiche significa avvicinarsi agli obiettivi di una transizione ecologica con minori emissioni e poi significa un passaggio più efficiente a fonti rinnovabili, poter auto-consumare l’energia prodotta secondo i bisogni ed i tempi dei componenti la comunità, venire incontro ai bisogni dei soggetti più fragili. Infine, più comunità energetiche significa anche minore dipendenza da forniture esterne. 

Nella proposta di legge è inserita anche una clausola valutativa che delinea il modo con cui la Giunta regionale valuta l’efficacia della misura prevista dalla proposta di legge, i suoi risultati, e il modo con cui tali dati sono trasmessi al Consiglio regionale per le valutazioni da parte di quest’ultimo organo.

La presidente Bugetti si è detta soddisfatta del lavoro svolto: “Mi sono adoperata perché si giungesse a una convergenza unanime sulla legge e sulla proposta di risoluzione e il risultato è molto positivo. Devo ringraziare per la collaborazione e il lavoro che hanno svolto tutti componenti della commissione e gli uffici del Consiglio, grazie al quale siamo giunti velocemente ad approvare una legge di iniziativa consiliare, che sarà di supporto anche della giunta e che dovrà essere sicuramente integrata nei primi mesi del prossimo anno, quando arriveranno i 20 milioni dei fondi strutturali. In quel momento svolgeremo anche le consultazioni”. L’atto passa all’ordine del giorno della prossima seduta consiliare.