Trasferimenti e nomine: ecco cosa cambia nelle parrocchie della Piana. Don Nicodemo Delli lascia Capalle

PIANA FIORENTINA – In anticipo rispetto al passato, il Cardinale di Firenze, arcivescovo Giuseppe Betori, ha ufficializzato i trasferimenti e le nomine che riguardano le parrocchie della Diocesi di Firenze. Decisioni (che, lo ricordiamo, saranno effettive da settembre) che ha reso note in occasione dell’assemblea del clero fiorentino che si è svolta a Firenze in […]

PIANA FIORENTINA – In anticipo rispetto al passato, il Cardinale di Firenze, arcivescovo Giuseppe Betori, ha ufficializzato i trasferimenti e le nomine che riguardano le parrocchie della Diocesi di Firenze. Decisioni (che, lo ricordiamo, saranno effettive da settembre) che ha reso note in occasione dell’assemblea del clero fiorentino che si è svolta a Firenze in Duomo. L’occasione, quindi, per tracciare un bilancio dell’attività svolta in questi mesi dalle nostre parrocchie ma anche per una serie di considerazioni personali. “Per l’annuale assemblea del clero alla vigilia del tempo estivo – ha detto il Cardinale Betori – torniamo a riunirci nella nostra Cattedrale, attenti a muoverci con prudenza nell’evoluzione della pandemia, nella quale la Chiesa intende continuare ad accompagnare le comunità con responsabilità. Il nostro è tempo di cambiamento d’epoca, come continua a ripetere Papa Francesco, ed esige pertanto un profondo cambiamento ecclesiale per stare nella storia, per far sì che il Vangelo sia proposta che giunga al cuore e alla mente della gente. In quest’ottica ci stiamo muovendo nel Cammino sinodale che condividiamo con la Chiesa italiana e con la Chiesa universale”.

“Ma il nostro impegno nei riguardi del contesto pandemico – ha aggiunto – deve andare oltre le problematiche relative alle precauzioni e affrontare le sfide pastorali che esso propone. Ne richiamo due in particolare. Innanzitutto l’attenzione ad accogliere e accompagnare le fasce della popolazione che hanno subito i maggiori contraccolpi dall’isolamento e dalle altre forme di sofferenza a cui la pandemia a lungo ci ha condannato. Penso ai ragazzi, di cui si segnalano inedite problematiche psicologiche, ma anche agli anziani, che faticano di più nella ripresa sociale, e soprattutto alle fasce di popolazione più povere o di recente impoverite. L’altro fattore da considerare è la ripresa della vita pastorale e liturgica secondo forme più condivise, in cui si segnalano cali di partecipazione ma anche l’affacciarsi di volti nuovi. Come ho più volte richiamato, occorre fuggire la tentazione di riprendere tutto come era prima, perché tutto non è più come prima”.

Per quanto riguarda la Piana, queste le decisioni prese dal cardinale:

Vicariato di Campi Bisenzio: don Nicodemo Delli si dimette dall’incarico di parroco della parrocchia dei Santi Quirico e Giulitta a Capalle e ne viene nominato amministratore parrocchiale don Bledar Xhuli.

Vicariato di Sesto Fiorentino – Calenzano: non ci sono cambiamenti.

Vicariato delle Signe: alla parrocchia della Natività a Lastra a Signa viene inviato come sacerdote collaboratore don Luis Cecilia Adu-Poku (arcidiocesi di Kumasi – Ghana); alla parrocchia dei Santi Giovanni Battista e Lorenzo a Signa andrà come vicario parrocchiale don Luca Bazzani (Roma).

Infine una piccola appendice che riguarda il Vicariato del Mugello: a Santa Maria a Dicomano don Emmanuel Ntabomenyereye diventa parroco al posto di don Nsalien Jean Denis Nswete (in passato per cinque anni a San Mauro a Signa), che prende un anno sabbatico.

“Non entro nelle polemiche e i seguenti commenti ingenerati da una fuga di notizie relative all’incontro riservato tra il Papa e i vescovi italiani, che, come potete ben immaginare, non riflettono con veridicità quanto è lì avvenuto. Per me il vincolo della segretezza richiesto a quanti erano lì presenti è un impegno sacro a cui non intendo derogare. Posso però serenamente assicurare che il legame di fiducia e di devozione che mi lega a Papa Francesco è sempre saldo e profondo e sono certo della sua benevolenza”.

Infine, una riflessione personale: “Spendo una parola anche a proposito della rinuncia al governo pastorale dell’Arcidiocesi fiorentina che, secondo quanto previsto dalle norme canoniche, ho presentato al Papa alla vigilia del compimento dei miei 75 anni. La rinuncia è stata accettata, ma al tempo stesso il Santo Padre mi ha chiesto di continuare nel governo pastorale della diocesi “donec aliter provideatur”. Ho accolto questo invito in spirito di obbedienza e nello stesso spirito sono pronto ad accogliere chi mi succederà sulla cattedra di San Zanobi, nei tempi, brevi o lunghi che siano, che la Santa Sede riterrà opportuni. Fino a quel momento nulla cambia per la vita della diocesi. Andiamo avanti quindi tutti insieme, nella comunione e con dedizione, come abbiamo fatto in questi anni”.