Trasporto sanitario, Galletti (M5S): “Nessuna autocritica da parte del Pd. Chi è parte del problema pretende di indicare da solo la soluzione”

FIRENZE – “Le associazioni di volontariato che operano in tutto il territorio toscano e che si occupano di trasporto sanitario e altri servizi collegati alla salute non arrivano a fine mese, e ormai neanche più alla seconda settimana di operatività a causa del caro bollette e di un sistema di tariffazione obsoleto e assolutamente inadeguato […]

FIRENZE – “Le associazioni di volontariato che operano in tutto il territorio toscano e che si occupano di trasporto sanitario e altri servizi collegati alla salute non arrivano a fine mese, e ormai neanche più alla seconda settimana di operatività a causa del caro bollette e di un sistema di tariffazione obsoleto e assolutamente inadeguato all’attuale situazione.”. Ad affermarlo è Irene Galletti, presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale della Toscana.

“Lo standby dei mezzi che devono fermarsi per seguire le esigenze dei pazienti, e che impegnano personale, non hanno un riconoscimento economico. La necessaria procedura di sanificazione dei mezzi, una nuova esigenza nata con l’emergenza sanitaria. Inoltre i giovani che si avvicinano al servizio civile sono sempre meno. Un elenco infinito di problemi – aggiunge Galletti – che a noi sembrano molto chiari, ma non lo sono per il Partito Democratico che per bocca di un loro esponente in Aula ha chiarito che “non si riesce a capire quale sia il punto di caduta della nostra mozione”. E noi crediamo alla sincerità di tale affermazione, altrimenti non si spiegherebbe lo stato drammatico in cui versa il servizio in tutto il territorio regionale”.

“È ovvio che servano nuovi strumenti per affrontare con serietà la questione, più partecipati dai portatori di interesse in ogni fase del percorso decisionale, e che prevedano anche soluzioni per coprire esigenze più localistiche oltre agli eventuali imprevisti. E naturalmente la risoluzione del Pd sullo stesso tema, ma più tiepida e autoindulgente, è passata perché a quanto pare solo chi è parte del problema può indicare la soluzione…”.

“In ogni caso quello che a noi interessa è scongiurare a qualsiasi costo l’interruzione del pacchetto di servizi offerti dal terzo settore e che costituiscono uno dei pilastri della nostra sanità pubblica. Ora che la nostra azione ha messo sotto i riflettori la questione – conclude – difficilmente la giunta regionale potrà smarcarsi dalle proprie responsabilità”.