Trasporto sanitario, la Toscana propone ristori sul “caro carburante” per le associazioni

FIRENZE – La Regione Toscana, con l’assessore alla salute Simone Bezzini, proporrà un emendamento alla Conferenza Stato-Regioni da presentare al Governo e al Parlamento in fase di conversione del decreto Aiuti ter. L’obiettivo è far crescere di almeno 20 milioni di euro, portandoli dunque da 120 a 140 milioni, i ristori per l’impennata dei prezzi […]

FIRENZE – La Regione Toscana, con l’assessore alla salute Simone Bezzini, proporrà un emendamento alla Conferenza Stato-Regioni da presentare al Governo e al Parlamento in fase di conversione del decreto Aiuti ter. L’obiettivo è far crescere di almeno 20 milioni di euro, portandoli dunque da 120 a 140 milioni, i ristori per l’impennata dei prezzi dovuta alle tensioni internazionali che l’esecutivo, con l’ultimo decreto, ha previsto anche per il terzo settore.

In particolare l’emendamento toscano è volto a trovare copertura finanziaria e prevedere un rimborso mirato ai soggetti come Misericordie, Pubbliche Assistenze e Croce Rossa che svolgono sul territorio servizi di trasporto sanitario, con particolare riferimento all’emergenza urgenza, e che in questi mesi, spiega l’assessore, hanno dovuto sostenere un impegno finanziario straordinario per le conseguenze del ‘caro carburante’ che si è abbattuto anche su di loro. 

In Toscana (e non solo) le associazioni di volontariato, ricorda l’assessore, sono parte integrante del sistema sanitario: sono un elemento imprescindibile. La Regione Toscana, annota, ha già trovato un’intesa politica per stanziare fino a 6 milioni di euro come intervento di compensazione dei prezzi alla pompa cresciuti a dismisura e di dinamiche che hanno fatto aumentare pure altri costi: ma è chiaro che tutto ciò non può stare sulle sole spalle della Regione. Da qui l’emendamento proposto a Governo e Parlamento sul decreto Aiuti Ter.