Trent’anni dopo l’alluvione a Campi: una mostra al Teatrodante Carlo Monni e un convegno per non dimenticare

CAMPI BISENZIO – Trent’anni dopo l’alluvione che sconvolse Campi Bisenzio, l’amministrazione comunale organizza in questi giorni una serie di iniziative per non dimenticare quel drammatico 15 novembre 1991, ma anche per guardare avanti con un’attenzione particolare alle opere di messa in sicurezza, fondamentali per la salvaguardia del territorio. Ricco il cartellone “La città e il Bisenzio”, […]

CAMPI BISENZIO – Trent’anni dopo l’alluvione che sconvolse Campi Bisenzio, l’amministrazione comunale organizza in questi giorni una serie di iniziative per non dimenticare quel drammatico 15 novembre 1991, ma anche per guardare avanti con un’attenzione particolare alle opere di messa in sicurezza, fondamentali per la salvaguardia del territorio.
 
Ricco il cartellone “La città e il Bisenzio”, organizzato dal Comune di Campi. Lunedì 15 novembre, alle 21, all’interno della sala consiliare, l’assessore regionale alla protezione civile Monia Monni parteciperà, insieme al sindaco di Campi Emiliano Fossi, al dibattito “Una lezione per il futuro”.  Interverranno  anche il presidente del Consorzio di bonifica Medio Valdarno Marco Bottino, il responsabile del genio civile Fabio Martelli e Leonardo Ermini, responsabile di Protezione civile della Città metropolitana. Il dibattito sarà preceduto dall’inaugurazione di una mostra fotografica nel foyer del Teatrodante Carlo Monni e da uno spettacolo a cura di Andrea Bruno Savelli, entrambi sul tema dell’alluvione.

“In tanti – ha detto il sindaco di Campi Emiliano Fossi – abbiamo ancora ricordi nitidissimi dell’alluvione del 1991. Un evento tragico che ha cambiato il nostro rapporto con il fiume e ci ha imposto una riflessione sui rischi idrogeologici, ma anche sulle possibilità del nostro territorio. Da minaccia, il Bisenzio e i suoi affluenti si sono trasformati in opportunità per costruire spazi verdi, percorsi pedonali e in generale un diverso rapporto con l’ambiente che ci circonda. Queste iniziative per il trentennale dell’alluvione sono un esercizio di memoria collettiva, necessarie a ricordare ma anche a immaginare insieme un futuro all’insegna della sostenibilità, della sicurezza, della manutenzione del patrimonio ambientale e delle opere pubbliche”.