“Troviamo i pallini dei cacciatori nelle terrazze e negli orti, si spara troppo vicino alle case”: paura alla Baccellina

SIGNA – Convivere con gli spari vicino alla propria abitazione non rende certo tranquilli, eppure basterebbe qualche cartello per evitare tutti problemi. I cartelli però tardano ad arrivare e così gli abitanti di San Piero a Ponti, zona del Ponte alla Baccellina, continuano a dover fare i conti con i cacciatori che svolgono l’attività proprio […]

SIGNA – Convivere con gli spari vicino alla propria abitazione non rende certo tranquilli, eppure basterebbe qualche cartello per evitare tutti problemi. I cartelli però tardano ad arrivare e così gli abitanti di San Piero a Ponti, zona del Ponte alla Baccellina, continuano a dover fare i conti con i cacciatori che svolgono l’attività proprio vicino alla zona abitata .”Sono circa due anni che combattiamo con questo problema, – raccontano alcuni residenti – quando inizia il periodo della caccia i cacciatori vengono a sparare vicino alle case mettendo a rischio l’incolumità delle persone. Troviamo i pallini nelle terrazze e negli orti”. Così gli abitanti della Baccellina hanno iniziato il loro percorso per chiedere più sicurezza, un percorso che ha trovato non pochi ostacoli. “Abbiamo cominciato a informarci, – spiegano – abbiamo fatto una raccolta firme e l’abbiamo presentata in Comune a Signa due anni fa. Però ci hanno risposto che non potevano fare niente perché la competenza era regionale. Così abbiamo mandato la richiesta anche alla Regione e contattato l’assessore Saccardi”. 

A questo punto, dopo la valutazione fatta dagli uffici competenti, la prima buona notizia, la richiesta portata avanti dai residenti era valida: “Ci hanno detto che in questa zona, considerata la vicinanza all’argine, alle abitazioni e alla statale, c’era il divieto di caccia e che a questo punto stava al Comune l’incarico di mettere i cartelli di divieto”. Purtroppo però i cartelli non sono arrivati prima della riapertura della caccia ad agosto dello scorso anno e gli abitanti hanno dovuto convivere ancora con il problema. “A settembre – aggiungono – dal Comune ci hanno detto che avrebbero fatto il bando per i cartelli. Nel frattempo abbiamo mandato e-mail e telefonato senza avere alcuna risposta. A novembre ci hanno detto che i cartelli c’erano e che dovevano solo essere installati, nel frattempo è passato l’inverno e la stagione della caccia è andata avanti”.

“L’unica cosa che potevamo fare a quel punto era chiamare ogni volta i Carabinieri forestali di Sesto che sono sempre stati molto disponibili, anche se tanti cacciatori, forti del fatto che non ci sono cartelli, rispondono male quando viene fatto notare loro che qui la caccia è vietata. Nella primavera quindi abbiamo preso appuntamento con il sindaco per sollevare la questione e gli abbiamo spiegato tutto. Lui ha parlato anche con l’assessore Di Natale e ci hanno dato la parola che i cartelli sarebbero stati messi prima della riapertura della caccia. A luglio abbiamo ricominciato a mandare e-mail ma anche queste sono restate senza risposta e fino a settembre, non è possibile prendere di nuovo appuntamento in Comune. Adesso, però, riaprirà di nuovo la stagione della caccia e noi ci ritroveremo ancora nella stessa situazione di sempre, senza neanche poter dire ai cacciatori di non sparar vicino alle nostre case perché i cartelli non ci sono”. 

Francesco Montella