Truffe alle assicurazioni, anche una carrozzeria signese nel mirino della polizia

SIGNA – C’è anche una carrozzeria signese nel mirino degli agenti del commissariato di Rifredi e Peretola che indagano su un giro di truffe alle associazioni assicurative. L’operazione “Tutti a terra” si è conclusa oggi con l’arresto di 3 persone, 50 indagati e 5 perquisizioni domiciliari. Le persone arrestate e sottoposte al regime degli arresti […]

SIGNA – C’è anche una carrozzeria signese nel mirino degli agenti del commissariato di Rifredi e Peretola che indagano su un giro di truffe alle associazioni assicurative. L’operazione “Tutti a terra” si è conclusa oggi con l’arresto di 3 persone, 50 indagati e 5 perquisizioni domiciliari. Le persone arrestate e sottoposte al regime degli arresti domiciliari sono ritenute gli organizzatori di una associazione a delinquere finalizzata alle truffe in danno di società assicurative al fine di percepire illeciti indennizzi. I ruoli principali secondo gli agenti erano ricoperti da un avvocato fiorentino di 64 anni il quale, secondo quanto emerso dalle indagini, istruiva le pratiche dei sinistri, alcuni dei quali mai avvenuti, con la richiesta di risarcimento danni, allegando false certificazione mediche; un infermiere di 56 anni, residente a Firenze, che avrebbe redatto falsi referti medici e false ricevute per prestazione terapeutiche utilizzando ricettari in uso presso l’Azienda Ospedaliera di Careggi; infine un 41enne considerato il “factotum” dell’avvocato, che avrebbe procacciato falsi clienti e simulato gli incidenti.
Gli uomini del Commissariato nella fase delle indagini, dirette dal sostituto procuratore Giuseppina Mione sono stati affiancati dalla Polizia Postale che ha provveduto ad esaminare attentamente i computer e gli apparati telematici degli indagati. Oggi sono state effettuate delle perquisizioni a Firenze, Montecatini e San Gimignano a carico di alcuni degli indagati. Numerose risultano le società assicuratrici truffate che hanno effettuato rimborsi, in alcuni casi, fino a 150mila euro per singolo sinistro. Il giro stimato della truffa supererebbe il milione di euro.
L’ indagine – coordinata dal Sostituto Commissario Sirico, dall’Ispettore Calabrese ed dal Sovrintendente Loppi – è partita nel maggio del 2012 quando personale del posto fisso di polizia presso il Cto di Careggi accorgendosi di alcune discrepanze nella registrazione dei referti medici aveva avvisato l’Ufficio dal quale dipende, ossia il Commissariato di Rifredi. Sono stati così analizzati i referti, sentite numerose persone ed acquisite le documentazioni presso le sedi delle ignare assicurazioni. È stata anche individuata una carrozzeria a Signa che avrebbe emesso false fatture con importi gonfiati. È partita in tal modo l’ indagine “Tutti a terra”, ossia l’espressione che il factotum dell’ avvocato avrebbe rivolto ai compiacenti motociclisti e relativi trasportati che nella messa in scena dei sinistri stradali urtavano lievemente altri veicoli opportunamente preparati. Gli investigatori stanno ora esaminando tutta la corposa documentazione per individuare altri incidenti sospetti e far recuperare alle assicurazioni tutte le somme indebitamente elargite.