Turismo, Forza Italia: “Agire presto e bene perché il 2021 non sia come il 2020. Basta con le ripartenze svanite”

FIRENZE – “La Pasqua 2021 senza turisti è costata alla Toscana oltre un milione di mancate presenze nelle strutture ricettive con una perdita di fatturato di 184 milioni di euro, a fronte di un 2020 dove nella nostre regione sono stati persi 5 miliardi di fatturato. Gli esperti ci dicono che dovremo aspettare il 2023 […]

FIRENZE – “La Pasqua 2021 senza turisti è costata alla Toscana oltre un milione di mancate presenze nelle strutture ricettive con una perdita di fatturato di 184 milioni di euro, a fronte di un 2020 dove nella nostre regione sono stati persi 5 miliardi di fatturato. Gli esperti ci dicono che dovremo aspettare il 2023 per tornare ai livelli pre-crisi. Ma la nostra economia non può permetterselo. Il turismo il 2021 somiglia sempre di più a un nuovo 2020. Lo stop di Pasqua è l’ennesima ‘ripartenza svanita’ dall’inizio dell’anno: tra le restrizioni di capodanno, la cancellazione all’ultimo minuto della stagione sciistica e le nuove zone rosse, la seconda ondata ha fatto sparire quasi 2 miliardi di consumi turistici nella nostra Regione. Un grave colpo per tutta l’economia, non solo per il turismo; una situazione che non dovrà ripetersi mai più”: queste le parole di Monica Castro, responsabile regionale dipartimento attività produttive di Forza Italia, e Giampaolo Giannelli, vice-coordinatore provinciale di Forza Italia Firenze.

“Quello che colpisce di più in negativo, stando alle dichiarazioni che abbiamo letto sulla stampa – aggiungono Castro e Giannelli – è che dal 26 ottobre 2020 Fiavet Toscana ha chiesto di incontrare il presidente Giani e l’assessore Marras, senza aver alcun riscontro positivo. Un fatto molto grave visto che si parla di oltre mille aziende che non hanno chiesto niente ai bilanci pubblici e che al contrario avevano creato occupazione, reddito e mai protestato o reclamato nulla. L’industria locale dei viaggi sta morendo anche per colpa delle scelte della politica regionale perché il rischio, anzi la quasi certezza, quando ci sarà la ripartenza è che saranno le grandi Ota a prendere il posto lasciato vacante da migliaia di professionisti, insieme ad una quota crescente di abusivi che negli anni non sono stati contrastati”.

“La tutela del patrimonio di professionalità – continuano – doveva essere una priorità e purtroppo cosi non è stato, come  erano necessari sostegni economici non solo simbolici. La Regione Toscana si è mossa solo in autunno con un primo bando che in poche ore ha esaurito il budget evidentemente troppo esiguo. A distanza di oltre sei mesi ecco un secondo bando che ricalca le modalità del primo, ma con una ulteriore diminuzione dei fondi, il che è molto grave”.

“Quello che è indispensabile, ora, è  prepararsi in tempo alla nostra stagione estiva, cercando di far spendere i soldi in Toscana, e in Italia, con il massimo della soddisfazione e della sicurezza. Il numero da primato dei decessi e degli imprenditori in profonda crisi sono il risultato anche di scelte sbagliate del recente passato. Siamo fiduciosi del cambio di passo, ma deve essere dimostrato non con annunci, eterne riunioni o scelte illogiche come questa: occorrono indicazioni stabili, chiare, lineari e coerenti. Solo così potremo cominciare ad uscire da questo calvario perché, oltre ai vaccini, serve ricalibrare la normalità. Quello che è prioritario quindi – concludono Castro e Giannelli – è che la Regione Toscana incontri al più presto i rappresentanti della Fiaver, per pianificare assieme tutti gli aspetti legati allo sviluppo della prossima stagione, pensando anche magari a incentivare nuove forme di turismo, come la vacanza eco-sostenibile, il turismo esperienziale, il turismo religioso”.