Turismo religioso, avviato il tavolo di collaborazione tra Regione e CET

FIRENZE – Si è insediato il tavolo di collaborazione tra Regione Toscana e Conferenza Episcopale Toscana per il turismo religioso. Obiettivo del tavolo sarà sviluppare sinergie nei due ambiti: cultura e turismo così da valorizzare il patrimonio ecclesiastico diffuso sul territorio e cogliere le opportunità di turismo religioso collegate anche all’anno ‘jacobeo’ che verrà celebrato nel […]

FIRENZE – Si è insediato il tavolo di collaborazione tra Regione Toscana e Conferenza Episcopale Toscana per il turismo religioso. Obiettivo del tavolo sarà sviluppare sinergie nei due ambiti: cultura e turismo così da valorizzare il patrimonio ecclesiastico diffuso sul territorio e cogliere le opportunità di turismo religioso collegate anche all’anno ‘jacobeo’ che verrà celebrato nel 2021, con apertura della porta santa a Pistoia dove riposa la reliquia dell’apostolo San Giacomo portata dal vescovo Atto nell’anno 1145.

Del tavolo fanno parte  i due dirigenti regionali Francesco Tapinassi per il turismo e Alessando Compagnino per la cultura, don Marco Fagotti, pievano di Campi Bisenzio, e don Luca Franceschini per il patrimonio culturale ecclesiastico. Alla riunione era presente anche monsignor Andrea Migliavacca, vescovo di San Miniato e delegato CET per la Pastorale su turismo, sport e tempo libero.

Il lavoro procederà con la messa a disposizione di una banca dati strutturata e aggiornabile delle informazioni sui luoghi di culto o di devozione disseminati per la Toscana, sulle chiese e gli orari delle funzioni religiose, sui luoghi del dialogo interculturale ed interreligioso, sulle feste e le ricorrenze religiose censite sulla Via Francigena, le Vie di Francesco, la Via Lauretana, quella del Volto Santo e la Via Matildica.

“Oggi possiamo mettere a sistema e in modo sinergico – commenta l’assessore regionale al turismo Stefano Ciuoffo – i luoghi di interesse che hanno da raccontare tanto della nostra regione e della nostra storia. La mappatura e il censimento di questo immenso patrimonio informativo è il primo passo per renderlo fruibile a tutti, e per favorire la collaborazione tra i territori anche in vista del Giubileo del 2025″.