Un Erasmus contro le fake news: Spazio Reale si aggiudica un contributo dell’Unione Europea

CAMPI BISENZIO – La nuova programmazione europea 2021-2027 ha dato nuovamente il via anche al Programma Erasmus+, che è stato rinnovato rispetto agli anni precedenti: le linee relative ai partenariati strategici si dividono quindi in partenariati di piccola scala e partenariati di cooperazione. Le prime call sono uscite a marzo 2021, con scadenza per l’invio […]

CAMPI BISENZIO – La nuova programmazione europea 2021-2027 ha dato nuovamente il via anche al Programma Erasmus+, che è stato rinnovato rispetto agli anni precedenti: le linee relative ai partenariati strategici si dividono quindi in partenariati di piccola scala e partenariati di cooperazione. Le prime call sono uscite a marzo 2021, con scadenza per l’invio delle proposte a maggio. Con 216 candidature che sono state inviate in risposta all’invito a presentare proposte della Commissione Europea Erasmus+, KA220 Partenariati di cooperazione per l’istruzione scolastica, 46 quelli approvati.

Con una bella notizie per il nostro territorio: Spazio Reale, infatti, si posiziona anche questa volta fra i prescelti, classificandosi come capofila tra gli ammessi ai partenariati di cooperazione per l’istruzione scolastica con il punteggio di 94/100 e un finanziamento di 257.460 euro per il progetto dal titolo “Fair News: Learning to navigate knowledge”, grazie anche al supporto nella progettazione di Euro Project Lab Srls. Sono tre in totale i progetti approvati in area metropolitana fiorentina, quello di Spazio Reale e due di Unifi.

Il progetto, realizzato in partenariato con Toscana Oggi Società Cooperativa (www.toscanaoggi.it), Trace & Dreams, Svezia (www.tracesdreams.com), Know & Can Association, Bulgaria (www.knowandcan.com), Vienna Association of Education Volunteers, Austria (www.vaev.at) e Centre of Resources and Consultancy in Education, Romania (www.crceromania.ro), avrà una durata di due anni e sarà rivolto agli studenti delle scuole superiori e ai loro insegnanti nei cinque paesi europei della partnership. E mira non solo a migliorare la comprensione tra gli studenti delle scuole superiori del funzionamento delle fake-news, ma anche a collaborare con altri studenti al fine di rafforzare la loro conoscenza di come vengono creati e distribuiti i contenuti e le notizie da e per i media. Il progetto mira ad aiutare gli studenti a diventare lettori, co-creatori e co-distributori di conoscenza più consapevoli e informati.

“Nel panorama attuale, in cui i giovani sono esposti a molteplici prospettive mediatiche, la questione di come la conoscenza viene creata, diffusa e consumata è sempre più importante. I giovani hanno bisogno di sviluppare la capacità di riconoscere i pregiudizi e identificare fonti di notizie e informazioni corrette e affidabili”, afferma Elisabetta Carullo, direttore generale della Spazio Reale Group.

Della stessa opinione è il direttore di Toscana Oggi, Domenico Mugnaini, che aggiunge: “In un mondo sempre più digitalizzato, in cui la gran parte della vita sociale e civile si svolge online, molti giovani rischiano la disconnessione e l’isolamento dalla società, oltre che dai contesti locali, nazionali e internazionali. La corretta lettura e interpretazione della notizia, e soprattutto dove cercarla, può contribuire a fornire loro una visione più vera e plausibile della realtà”.

Queste necessità sono state amplificate dalla pandemia di Covid-19, che non solo ha portato ad un aumento dell’isolamento sociale, ma ha anche evidenziato l’importanza della corretta capacità di navigare e partecipare a contenuti proposti dai media digitali. Individuare le risposte giuste ai topic principali che impazzano su web non è cosa facile per le giovani generazioni. Dunque, fornire loro strumenti per distinguere le “fake news” dalle “fair news” è l’ambizioso obiettivo che il progetto si è dato.

Lo sviluppo progettuale sarà caratterizzato da quattro fasi di attività:

  1. ricerca, formazione degli educatori, individuazione dei bisogni, e sviluppo del pensiero critico;
  2. laboratori collaborativi con studenti delle scuole superiori;
  3. workshop pratici incentrati sull’alfabetizzazione mediatica, cittadinanza digitale, analisi, produzione e distribuzione di notizie sui media con studenti delle scuole superiori che creeranno un giornale digitale;
  4. installazioni ed eventi di lancio del giornale digitale, attraverso i quali i giovani potranno condividere le proprie conoscenze e le proprie creazioni, fungere da ambasciatori presso i propri pari e generare una comunità educativa permanente che includa tutte le parti interessate.