SESTO FIORENTINO – Sono 10 le donne che nell’ultimo anno si sono rivolte ai servizi sociali del Comune per denunciare maltrattamenti in famiglia a loro danno. “Rispetto agli altri anni – dice l’assessore al Welfare Tamara Taiti – sono in lieve aumento. Hanno tra i 30 e i 40 anni. Questi sono i casi che conosciamo, ma non sappiamo se e quante altre donne vivono situazioni di questo tipo e non denunciano”. I servizi sociali del Comune a volte rappresentano, per queste persone, un primo contatto. “La Società della salute nord ovest ha una convenzione con l’associazione Artemisia – spiega l’assessore Taiti – e stiamo iniziando una collaborazione con gli uomini maltrattanti, per loro c’è uno sportello a cui rivolgersi alla Asl 10 a Firenze. La nostra idea è quella di riuscire a stringere un protocollo tra vari soggetti che si trovano ad intercettare situazioni di questo tipo”.
Vittime della violenza non solo le donne, ma anche gli anziani. Su questo punto da tempo lo Spi-cgil Toscana e l’Udi Unione donne in Italia ha aperto uno Sportello Donna per la consulenza legale e psicologica gratuita alla famiglia. I consulenti ricevono il venerdì dalle 10 alle 12 nei locali della camera del lavoro Spi Cgil, via Paganini 37, previo appuntamento al 393.0018360.
In occasione della giornata contro la violenza alle donne l’amministrazione comunale ha organizzato insieme ad alcune associazioni locali una serie di appuntamenti che si terranno il 25 novembre. Alle 10.30 alla Biblioteca Ragionieri a Doccia si terrà una lettura scenica “Non dire niente”, alle 16.30 sarà presentato il cortometraggio “Libera di volare” e alle 18 si terrà un incontro sul tema “Il respiro del Novecento”. La sera alle 21.15 al Teatro della Limonaia lettura scenica di “Femminile plurale” con gli studenti dell’Istituto Calamandrei.
“La giornata contro la violenza sulle donne è un importante momento di sensibilizzazione per l’opinione pubblica – ha detto il sindaco Sara Biagiotti – ma anche un’occasione concreta per dare un aiuto alle vittime che sopportano in silenzio, per farle sentire meno sole e spingerle a denunciare e a reagire. Per cambiare è necessaria una rivoluzione culturale che deve partire dalle scuole, attraverso progetti formativi ed educativi che insegnino il rispetto della diversità e cancellino odiosi stereotipi. E che deve continuare soprattutto nelle famiglie, attraverso un linguaggio corretto e trasmettendo i valori della parità di genere e della non violenza”.
Il Fiocco bianco, simbolo della Giornata contro la violenza alle donne, sarà affisso nelle vetrine dei negozi del centro commerciale naturale Sesto Sotto Casa, mentre sul balcone del Comune sarà collocato uno striscione con la scritta “No alla violenza conto le donne”. In ogni attività delle associazioni coinvolte e in Comune, in quella giornata sarà lasciato un posto “occupato”.