“Un gesto d’amore per Lecore”, concluso il restauro della “Madonna col bambino in trono”

SIGNA – È “con immensa soddisfazione” che il consigliere regionale Paolo Bambagioni e il comitato “Un gesto d’amore per Lecore” annunciano la conclusione del restauro de “La Madonna col Bambino in trono” della chiesa di San Pietro a Lecore di Signa. L’opera della prima metà degli anni trenta del XIV secolo, attribuita a Bernardo Daddi […]

SIGNA – È “con immensa soddisfazione” che il consigliere regionale Paolo Bambagioni e il comitato “Un gesto d’amore per Lecore” annunciano la conclusione del restauro de “La Madonna col Bambino in trono” della chiesa di San Pietro a Lecore di Signa. L’opera della prima metà degli anni trenta del XIV secolo, attribuita a Bernardo Daddi e bottega, impreziosita da una cornice raffigurante “I misteri del Rosario” del XVII secolo, è tornata a splendere grazie al sostegno di Lia Brunori della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Firenze e all’importante lavoro di restauro di Silvia Bensi. È stata riconsegnata alla parrocchia venerdì scorso alla presenza dello stesso Paolo Bambagioni, Gianni Vinattieri e del parroco don Andrea Coppini. Bambagioni si è detto “soddisfatto dell’ottimo risultato, del lavoro del comitato per la raccolta fondi per sostenere le spese del restauro di circa 15.000,00 euro e per aver restituito sul territorio un’opera importante per il rilancio e una ripresa del turismo e della tutela dei beni artistici sacri. È doveroso inoltre un caloroso ringraziamento a tutti i sottoscrittori che hanno partecipato alle iniziative del comitato, donando tempo e denaro, fra cui è impossibile non citare soprattutto il Banco Fiorentino – Mugello Impruneta Signa – Credito Cooperativo, che ha contribuito generosamente. La cerimonia ufficiale per la presentazione del restauro del quadro si terrà nella chiesa di San Pietro a Lecore l’8 settembre in occasione della Natività della Beata Vergine Maria. Questo restauro non rappresenta solo un importante recupero storico-artistico e religioso, ma anche una vera e propria testimonianza per la comunità di Lecore, per il territorio signese e per i posteri che potranno goderne”.