CAMPI BISENZIO – Un format innovativo (anche se il programma ha raggiunto quest’anno la sua terza edizione di messa in onda), la voglia di mettersi in gioco, la passione per la musica, una grande memoria. E ora anche un record: sono tutti gli “ingredienti” della storia che vede come protagonista Mirko Castrucci, 35 anni, campigiano doc anche se adesso vive a Prato con la sua famiglia. Mirko lavora come meccanico, ma uno dei suoi più grandi “amori” è la musica: ricorda a memoria le parole di tantissime canzoni e ascolta ancora i dischi in vinile. Insomma, quando si parla di musica è sicuramente nel suo mondo. Magari non canta tanto bene – lo dice lui stesso – ma quando la moglie ha visto in Tv una puntata di “Don’t forget the lyrics”, non ha avuto dubbi e lo ha iscritto. Quasi a sua insaputa, ma è stato un successo.
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In ogni puntata del programma, infatti, in onda sul Nove e condotto da Gabriele Corsi del Trio Medusa, va “in scena” un game show a base di karaoke che mette alla prova cantanti amatoriali e appassionati di musica sulle note dei più grandi successi della storia del pop: tre concorrenti si esibiscono, microfono alla mano e orchestra dal vivo, cantando le più belle canzoni della musica italiana, fino a quando improvvisamente la musica si ferma e scompaiono le parole. In quel momento gli sfidanti devono dimostrare di conoscere senza esitazioni testo e melodia. I due concorrenti che ottengono il punteggio maggiore nella prima manche proseguono nella manche del “duello”, ma la vittoria è per un solo “cantante”. Al vincitore della puntata l’onore e onere di partecipare alla puntata successiva con due nuovi sfidanti. In ogni puntata, oltre al premio di 5.000 euro in gettoni d’oro in palio, protagonista è anche il pubblico, sia in platea che sul palco, che canta appassionatamente le canzoni del passato e le hit del momento.
E Mirko, puntata dopo puntata, è arrivato a battere il record, in quanto a montepremi vinto, delle tre edizioni con circa 30.000 euro. Complice in questa avventura il suo amico del cuore Giuseppe Madeo, anche lui campigiano doc, che lo ha accompagnato in tutte le puntate, registrate a Roma, e che è apparso anche in televisione visto che il concorrente, quando magari si trova in difficoltà con il testo di una canzone, può richiedere l’aiuto “da casa”. E l’aiuto è proprio Giuseppe. “Una volta ricevuta la mia iscrizione – racconta Mirko – ho fatto una prova via Skype, superata anche brillantemente visto che ho portato a termine 19 brani su 20. Poi sono andato a Roma e da lì è iniziata l’avventura…”.
“Il bello – continua – è che sono anche un po’ stonato (sorride), ma è stata premiata la semplicità che, unita alla mia memoria nel ricordare i testi dei vari brani musicali, ha fatto il resto. La musica è sempre stata un “vizio” di famiglia, una passione che ho ereditato da mio babbo e che mi accompagna in ogni momento della mia vita. In trasmissione, poi, non è importante come si canta, ma ricordarsi le parole”. E, in questo, ha dimostrato di sapersela cavare e alla grande. E che adesso sia anche un “personaggio” lo abbiamo capito quando ci siamo incontrati a Campi Bisenzio e una ragazza gli ha chiesto di farsi una foto insieme: “Te sei Mirko di “Don’t forget the lyrics”, vero?”. E se la prima esibizione è stata con “Ragazzo fortunato” di Jovanotti, un motivo c’è…