Un ponte per l’Ucraina, al via il nuovo convoglio umanitario di Anpas Toscana

FIRENZE – “Solidarietà con il popolo Ucraino in fuga dalla guerra”: partirà alle 4 di questa notte dal deposito di protezione civile di Galleno, il convoglio di aiuti delle Pubbliche Assistenze toscane diretto ai campi di accoglienza dei rifugiati che cercano un riparo dagli orrori della guerra in Ucraina. “Prosegue il nostro impegno di volontari […]

FIRENZE – “Solidarietà con il popolo Ucraino in fuga dalla guerra”: partirà alle 4 di questa notte dal deposito di protezione civile di Galleno, il convoglio di aiuti delle Pubbliche Assistenze toscane diretto ai campi di accoglienza dei rifugiati che cercano un riparo dagli orrori della guerra in Ucraina. “Prosegue il nostro impegno di volontari – ha detto il responsabile della protezione civile di Anpas Toscana, Roberto Poggiani – per sostenere la popolazione ucraina. Il convoglio è composto da 12 mezzi pesanti più veicoli di supporto che trasportano beni di prima necessità raccolti dalle nostre associazioni in tutto questo tempo. Si tratta del secondo invio, che si unisce al materiale consegnato su rotaia grazie al treno organizzato dalla Regione Toscana”.  

Dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, le associazioni di Pubblica Assistenza hanno avviato una raccolta di beni di prima necessità con l’obiettivo di sostenere i profughi in fuga dal loro paese in guerra nei campi di accoglienza oltre confine. Contemporaneamente sono state poste le basi per le consegne puntando anche al rapporto stabilito con le istituzioni locali. A gestire stoccaggio e consegna, in collaborazione con la Regione Toscana è il settore protezione civile di Anpas regionale. «Voglio ringraziare i nostri volontari – ha detto ancora Poggiani – che si sono impegnati in tutti questi mesi e che si impegneranno in questa maratona al volante per aiutare e sostenere persone che si trovano in difficoltà”. E’ una delle caratteristiche del movimento che conta oltre 400.000 soci in tutta la regione e 40.000 volontari impegnati nell’emergenza sanitaria, nella protezione civile, nei servizi sociali, nella donazione del sangue. Il ritorno previsto è per domenica 1 maggio, dopo una maratona di oltre 3.000 chilometri.

(Nella foto, una delle missioni di consegna delle scorse settimane)