Un presidio e un “dibattito pubblico di comunità” per ribadire il no all’ampliamento dell’aeroporto

CAMPI BISENZIO – Un presidio per ribadire il proprio allo sviluppo dell’aeroporto di Peretola e la proposta di un “dibattito pubblico di comunità”, che sarà presentato ufficialmente proprio in occasione del suddetto presidio. A rilanciare la sfida è un gruppo di associazioni (Presidio No inceneritore No aeroporto,Legambiente, Italia Nostra Firenze, Associazione Vas Onlus, Fridays For […]

CAMPI BISENZIO – Un presidio per ribadire il proprio allo sviluppo dell’aeroporto di Peretola e la proposta di un “dibattito pubblico di comunità”, che sarà presentato ufficialmente proprio in occasione del suddetto presidio. A rilanciare la sfida è un gruppo di associazioni (Presidio No inceneritore No aeroporto,
Legambiente, Italia Nostra Firenze, Associazione Vas Onlus, Fridays For Future Prato e Firenze, Comitato No Aeroporto Prato e Provincia, Flc-Cgil Università di Firenze AlterPiana Firenze-Prato-Pistoia, Coordinamento Comitati per la Salute della Piana Prato-Pistoia, Comunità di Base delle Piagge, Comitato Ambientale di Casale, Comitato Difendiamo la Nostra Salute Prato Sud, Comitato Sorvolati Brozzi, Peretola, Quaracchi, Comitato Mente Locale della Piana – Campi Bisenzio, Comitato Oltre Carmignano Poggio a Caiano, Orto Collettivo, Anpi Brozzi, Quaracchi, Le Piagge, Rete dei Comitati per la Difesa del Territorio, Associazione Fare Città Campi Bisenzio, PerUnaltracitta – Firenze, Comitato No Tunnel Tav Firenze, Comitato No Aeroporto Ampugnano – Siena, Osservatorio Ambientale – Prato, Collettivo di Polo – Sesto Fiorentino, Ricercatori e Dipendenti del Consorzio Lamma) che martedì prossimo, 29 novembre, saranno a Firenze in piazza Adua, davanti al Palaffari, dalle 17 alle 20.

“Quello che intendiamo costruire, – spiegano – con la partecipazione degli abitanti, delle associazioni ambientaliste e del volontariato, con i lavoratori stretti tra precarietà e effetti delle delocalizzazioni industriali (per tutti la ex Gkn di Campi Bisenzio) è un dibattito pubblico di comunità per la tutela del demanio costituzionale in forza di quanto indicato agli articoli 42, 43 e 118 della Costituzione repubblicana e per l’ avvio di una fase costitutiva di una comunità che possa realmente decidere sul proprio destino e sul proprio ambiente di vita, attuando il dettato costituzionale”.

“Questo perché da un lato vogliamo informare i cittadini sul reale significato dell’opera nella sua forma aggiornata. dall’altro mostrare come si dovrebbero impostare le soluzioni sostenibili ai problemi del sistema aeroportuale della Toscana e della rigenerazione della Piana, promuovendo un ampio progetto di riconversione ecologica dell’area metropolitana e delle sue periferie che veda la Piana come il cuore pulsante della stessa riconversione, indicando un modello di risanamento ambientale applicabile agli altri ecosistemi metropolitani a scala europea. Attorno a un processo di questo tipo si può organizzare un nuovo modo di governo nel quale le istituzioni si confrontano direttamente con i cittadini; per fare ciò il dibattito pubblico si svolgerà nei luoghi maggiormente colpiti dall’impatto della proposta infrastruttura e le amministrazioni che hanno espresso preoccupazione per gli effetti negativi sui loro territori potrebbero quindi sviluppare coerentemente proposte alternative, istituzionali, esercitando il diritto/dovere di programmare il loro sviluppo economico, la tutela dell’ambiente e della dalute dei cittadini e portando un contributo al dibattito come richiesto dalla legge regionale sulla partecipazione”.

“Le associazioni, i comitati, i gruppi e le comunità che hanno aderito – concludono – si dichiarano disponibili a collaborare nella definizione delle proposte alternative e chiedono ai sindaci e alle istituzioni che vorranno partecipare, di ospitare questo dibattito pubblico di comunità, itinerante nei territori, invitando inoltre il coordinatore del “dibattito pubblico” a verbalizzare all’interno del procedimento questo documento e la lista delle associazioni, comitati e gruppi di cittadini che esprimono questo dissenso”.