Un regolamento per la gestione condivisa dei beni comuni urbani: la proposta del Psi

LASTRA A SIGNA – Un regolamento comunale sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la rigenerazione, la gestione condivisa e la valorizzazione dei beni comuni urbani. E’ la proposta di Pietro Milanesi, capo gruppo del Partito Socialista in consiglio comunale, che l’ha protocollata nei giorni scorsi. “L’articolo 118 della Costituzione Italiana, ultimo comma, […]

LASTRA A SIGNA – Un regolamento comunale sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la rigenerazione, la gestione condivisa e la valorizzazione dei beni comuni urbani. E’ la proposta di Pietro Milanesi, capo gruppo del Partito Socialista in consiglio comunale, che l’ha protocollata nei giorni scorsi. “L’articolo 118 della Costituzione Italiana, ultimo comma, – spiega – recita: “Stato, regioni, Città metropolitane, province e comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”. Dall’indirizzo costituzionale e dalla necessità delle amministrazioni comunali, visto anche le criticità dei bilanci comunali, nasce l’idea di aprirsi alla collaborazione di cittadini attivi per migliorare la vivibilità della nostra comunità, un modello organizzativo disciplinato sull’amministrazione condivisa dei beni comuni”. Milanesi poi entra nel merito della questione: “Il primo patto di collaborazione fra amministrazione comunale e cittadini per la cura dei beni comuni è nato a Bologna nel 2014. Hanno seguito l’esempio del Comune capoluogo dell’Emilia Romagna altri 203. I Comuni toscani che hanno adottato un regolamento per la cura, la rigenerazione, la gestione condivisa e la valorizzazione dei beni comuni urbani sono 26 tra cui i capoluoghi di provincia come Siena, Grosseto, Pistoia, Prato, Lucca, Pisa, Livorno e Firenze. Un’esperienza, quindi, in continuo sviluppo. Le funzioni del patto di collaborazione, sono svolte sia da cittadini attivi sia dall’amministrazione comunale. La sussidiarietà è infatti un principio relazionale e l’amministrazione condivisa, che di tale principio è la traduzione sul piano amministrativo, è anch’essa per definizione un modello fondato sulla collaborazione fra due soggetti entrambi indispensabili”. “Sono infatti i cittadini e l’amministrazione comunale – conclude – i soggetti che fanno vivere quel principio e che fanno vivere la Costituzione. E la collaborazione fra amministrazione comunale e cittadini è finalizzata alla cura, alla rigenerazione, gestione e valorizzazione di aree verdi, piazze, strade, di aree e immobili inutilizzati. Il regolamento (che il Partito Socialista propone alla visione del sindaco, della giunta, del presidente del consiglio comunale, del segretario comunale e del presidente della prima commissione con l’auspicio che venga discusso e adottato) ne disciplina le modalità di attuazione”.