Una carta dei sentieri del CAI anche per le bike

SESTO FIORENTINO – Negli ultimi due anni le biciclette e in particolare le mountain bike hanno scalato il gradimento di molti, tanto da diventare non solo un mezzo di spostamento, ma anche un’attività sportiva che ha raggiunto “alte vette” come quelle di Monta Morello diventato, soprattutto dopo il lockdown, un punto di riferimento non solo […]

SESTO FIORENTINO – Negli ultimi due anni le biciclette e in particolare le mountain bike hanno scalato il gradimento di molti, tanto da diventare non solo un mezzo di spostamento, ma anche un’attività sportiva che ha raggiunto “alte vette” come quelle di Monta Morello diventato, soprattutto dopo il lockdown, un punto di riferimento non solo per gli escursionisti a piedi, ma anche per i bikers. A loro la sezione sestese del CAI ha dedicato una cartina con tutti i sentieri sia per chi li percorre a piedi sia per chi sceglie di viaggiare con la bike. La nuova versione della Carta dei sentieri di Monte Morello è stata presentata alla Libreria Rinascita.

La carta escursionistica, in scala 1:25.000, non presenta differenze di rilievo rispetto alla precedente, se non la “partenza” dei principali sentieri fin dal centro città e non più dalla zona pedecollinare. Grande novità è invece la parte destinata ai numerosi percorsi per le mountain bike, che sono stati tracciati nel tempo da biker singoli o associati in gruppi, in buona parte anche soci CAI che hanno recentemente rafforzato la commissione MTB del Club Alpino Italiano.

L’evento in libreria è stato anche occasione per riflettere e fare proposte sullo sviluppo turistico del territorio. Si è aperto tra i presenti un piccolo dibattito condotto da Ilaria Pozzi: volontaria CAI, referente per La Racchetta dei servizi sociali e di interesse turistico, nonché candidata alla prossime elezioni amministrative nella lista di Sinistra Italiana. Sono intervenuti il sindaco Falchi, il vicesindaco Damiano Sforzi, l’assessora Silvia Bicchi, Alessandro Gamannossi in rappresentanza dei biker e il cartografo Stefano Lo Faro.