Una Città metropolitana sostenibile e collegata: la passerella da Badia a Settimo a San Donnino è realtà

CAMPI BISENZIO/SCANDICCI – “Un’opera che aspettavamo da tempo, che dà tanta emozione per la sua realizzazione e che, si spera, possa essere da trampolino per il nuovo ponte sull’Arno in attesa del giudizio della Via (Valutazione impatto ambientale) che arriverà il prossimo 6 maggio”: il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha tenuto “a battesimo […]

CAMPI BISENZIO/SCANDICCI – “Un’opera che aspettavamo da tempo, che dà tanta emozione per la sua realizzazione e che, si spera, possa essere da trampolino per il nuovo ponte sull’Arno in attesa del giudizio della Via (Valutazione impatto ambientale) che arriverà il prossimo 6 maggio”: il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha tenuto “a battesimo così” la passerella che da oggi, giovedì 7 aprile, collega “ufficialmente” Badia a Settimo con San Donnino. “Un momento storico”, sottolineato dalle parole degli amministratori che erano con lui, il sindaco metropolitano Dario Nardella, il sindaco di Scandicci, Sandro Fallani, il sindaco di Campi Bisenzio, Emiliano Fossi, il vice-sindaco di Lastra a Signa, Leonardo Cappellini, e l’assessore del Comune di Signa, Chiara Giorgetti, insieme all’ingegner Marco Marchesi per Rfi (presenti anche tanti rappresentanti dai vari Comuni interessati dall’opera oltre all’assessore regionale Monia Monni e al consigliere regionale Pd, Fausto Merlotti).

“E’ una data storica per le comunità di Badia a Settimo e di San Donnino, perché grazie alla nuova passerella torniamo ad aprire un passaggio sull’Arno che ha radici ultracentenarie – ha detto il sindaco di Scandicci, Sandro Fallani – addirittura la prima pietra del ponte originario sarebbe stata posata nel 1914, dall’allora ministro Sydney Sonnino. Adesso però quest’opera ha uno slancio verso il futuro, anche nel suo sviluppo molto leggero: ricollegherà la riva sinistra alla riva destra dell’Arno, ma soprattutto con la ferrovia ci permetterà in tempo veloce di andare con un mezzo ecologico e sicuro in centro a Firenze. Con la Città metropolitana ricuciamo così una frattura storica tra le due rive dell’Arno, grazie anche all’impegno del Comune di Scandicci e di ognuno di noi. Il passaggio sull’Arno a Badia apre anche un nuovo sistema di percorsi di mobilità sostenibile, collegandosi tramite piste pedonali e ciclabili ai parchi delle Cascine, dei Renai, al parco fluviale di Lastra a Signa, alla futura ciclovia fino al Girone, e a tutta la rete di tragitti riservati alle bici che uniscono i quartieri di Scandicci”.

Per il sindaco di Campi Bisenzio, Emiliano Fossi, “questa passerella consente alla mobilità del territorio metropolitano di fare un passo avanti decisivo sulla via della sostenibilità ambientale e della vivibilità. Sono da sempre un amante delle due ruote e grazie a questa infrastruttura diamo uno sviluppo decisivo alla ciclovia dell’Arno che collegherà le due rive del fiume. La mobilità dolce è sempre stata al centro della nostra azione amministrativa e vedere realizzata un’opera del genere mi rende orgoglioso. La passerella sarà non solo una nuova via di comunicazione fra i Comuni della Città metropolitana ma anche uno straordinario percorso per coloro che vogliono godersi questi luoghi al passo lento di una pedalata o di una camminata. Ma non solo, perché questa passerella ha un enorme valore simbolico, soprattutto nella fase storica che stiamo vivendo e in considerazione di quello che sta succedendo in Ucraina: è una passerella che unisce più comunità e che dà ulteriormente senso ai valori che da sempre ci accomunano, valori di libertà, eguaglianza e democrazia”.

La nuova passerella è caratterizzata da una struttura portante a travata con un solo appoggio intermedio. La lunghezza totale dell’attraversamento è pari a 181,10 metri organizzato in due campate rispettivamente di 68,55 e 112,55 metri. La larghezza è variabile tra 4,60 metri e 5,90 metri. L’opera svolgerà la duplice funzione di collegare da una parte i percorsi ciclopedonali preesistenti sulle due sponde dell’Arno e, dall’altra, consentirà la fruibilità della stazione ferroviaria agli utenti provenienti dalla sponda sinistra (la nuova passerella rappresenta la parte infrastrutturale di maggiore impegno del progetto). Le dimensioni e la conformazione dei cosiddetti “approdi” sono tali da consentirne l’uso anche da parte dei portatori di handicap.