Una città più verde e sostenibile: intervista all’assessore all’ambiente Beatrice Corsi

SESTO FIORENTINO – Rifiuti, nuovi alberi, progetti legati all’alimentazione sana e la transizione ecologica: l’assessore all’ambiente Beatrice Corsi parla dei progetti dell’amministrazione comunale per il 2022. Con la pandemia stiamo accelerando il percorso per rendere l’ambiente vivibile. E per farlo dovremo modificare alcuni comportamenti. Assessore lei è molto giovane e sensibile alla sostenibilità ambientale: quali […]

SESTO FIORENTINO – Rifiuti, nuovi alberi, progetti legati all’alimentazione sana e la transizione ecologica: l’assessore all’ambiente Beatrice Corsi parla dei progetti dell’amministrazione comunale per il 2022.

Con la pandemia stiamo accelerando il percorso per rendere l’ambiente vivibile. E per farlo dovremo modificare alcuni comportamenti. Assessore lei è molto giovane e sensibile alla sostenibilità ambientale: quali sono i nuovi interventi previsti per Sesto Fiorentino nei prossimi anni?

Sono molti i punti legati all’ambiente che abbiamo inserito nel Programma e che tenteremo di portare a termine entro i cinque anni. Nuove piantumazioni, programmi di educazione ambientale e di educazione contro lo spreco alimentare diffusi nelle scuole e in città, realizzazione di un centro del riuso. Un altro punto che vorremmo portare avanti è un sistema di monitoraggio che non preveda solo l’analisi dell’aria ma anche del suolo, dell’acqua e della biodiversità in modo da avere un’idea effettiva dello stato di salute del nostro territorio e poter studiare accorgimenti specifici. Dal lato rifiuti, oltre al miglioramento della raccolta differenziata porta a porta, è in programma anche una azione mirata volta a contrastare l’abbandono di rifiuti nella Piana, nei prossimi mesi forniremo dettagli specifici a riguardo. Stiamo già lavorando anche alla progettazione di un’area giardino dedicato alle api e iniziative per diffondere la conoscenza degli impollinatori e il ruolo fondamentale che hanno per il nostro ambiente. È nata da poco inoltre la Comunità del Cibo che vorremmo promuovere, insieme con Qualità&Servizi, gli altri Comuni e le aziende agricole aderenti per diffondere una cultura del cibo sano e a filiera corta. Un’altra operazione che vorremmo realizzare sul lungo periodo è la re-internalizzazione di figure professionali specializzate come i giardinieri comunali creando una sorta di “dipartimento interno del verde”. Gli Uffici stanno anche lavorando da tempo alla riqualificazione del Parco di Villa Solaria, un lavoro importante e complesso che viene portato avanti in stretto contatto con la Sovrintendenza.

Quanto “costa” inteso in senso economico, ai cittadini la transizione ecologica?

Non è possibile parlare dei costi della transizione ecologica senza parlare dei costi, molto superiori, di non farla. Quanto ci costerebbe non raggiungere l’obiettivo di limitare l’aumento della temperatura media a non più di 1,5°? Gli esperti non sono in grado di fare una stima ma si tratta di un costo molto più elevato di quanto non costerà decarbonizzare la nostra società, rinunciare a petrolio e gas e completare la nostra transizione. Ma rimane il tema di chi pagherà i costi, seppur minori, della transizione. La priorità assoluta è non lasciare nessuno indietro. Chiaramente la transizione ecologica non la si fa solo partendo da Sesto, a livello locale si possono intraprendere una serie di accorgimenti virtuosi ma le grandi azioni devono giungere dal livello nazionale e sovranazionale. Agli aumenti in bolletta che ci aspettano per il 2022 il Comune dovrà certamente rispondere moltiplicando ulteriormente gli sforzi perché i sestesi, e soprattutto quelli che hanno meno risorse economiche a disposizione, possano aver accesso alle facilitazioni per il risparmio energetico, sia rendendo possibile un accesso per tutti agli sgravi del 110% sia facilitando l’installazione di pannelli solari e la costituzione di comunità energetiche. È una grande sfida che dobbiamo giocare senza risparmiarci.

Il sistema di raccolta dei rifiuti è criticato dai cittadini che ritengono alto il costo della Tari e poco ecace il sistema porta a porta che rende le strade dal punto di vista estetico poco attraenti. Lei cosa pensa di tutto questo? Ritiene di dover proseguire con il porta a porta?

Come in tutte le cose anche nel sistema di raccolta pap ci sono senz’altro degli aspetti e delle situazioni che richiederanno migliorie nel tempo, volte soprattutto a garantire chi ha più difficoltà a fare questo tipo di raccolta per questioni oggettive. La strada però è quella giusta: aiuta a fare una migliore raccolta differenziata, ed è lo specchio spietato del nostro livello di consumo, nonché l’enorme spreco di risorse che il nostro stile di vita produce. Tutto questo ha un costo, e finché non modificheremo radicalmente le nostre abitudini, questo costo o lo paghiamo adesso o lo pagheranno i nostri figli. Anche i dati sono dalla nostra: grazie alla pap il Comune di Sesto è arrivato all’85% di differenziata e il trend è in aumento.

Siamo in clima natalizio: quale sarà l’intervento legato all’ambiente che si concretizzerà nel 2022?

In questi primissimi mesi di nuovo governo della Città abbiamo buttato un po’ di “semini” per la realizzazione di progetti che vorremmo portare a compimento nel 2022. Con il Sindaco stiamo lavorando su più fronti per reperire nuove risorse da destinare a nuove piantumazioni e ad un progetto di forestazione partecipata. L’idea di poter partecipare alla scelta della tipologia di pianta e il luogo in cui piantarla sta molto a cuore infatti ai nostri concittadini e cercheremo di concretizzare questa possibilità entro l’anno. Con l’Ufficio e con Alia abbiamo iniziato a lavorare ad una riorganizzazione dei cestini in tutta la Città affinché siano meglio distribuiti nelle varie zone di Sesto entro il periodo più caldo e, quindi, più critico per i rifiuti.