LASTRA A SIGNA – Casa Don Lelio inaugura il proprio parco giochi rinnovato e abbatte anche l’ultima barriera architettonica presente. Un momento di festa quello di sabato scorso, alla presenza di don Stefano Cherici e dell’assessore al sociale del Comune di Lastra a Signa, Matteo Gorini, nella struttura della parrocchia di Santa Maria a Castagnolo che fa parte della rete di ospitalità dell’Ospedale Pediatrico Meyer. Struttura gestita dal diacono Paolo Bendinelli insieme alla moglie, Stefania Spagli, che hanno voluto sottolineare, con gioia, come adesso “tutti i bambini possano divertirsi nel parco giochi della casa”.
“L’idea della giostra – spiega Bendinelli – è nata in modo del tutto particolare, possiamo dire che ha avuto una genesi “speciale”. Un giorno, infatti, parlando con un bambino suo malgrado in carrozzina che stava osservando altri bambini giocare, fra cui il fratello, mi resi conto che lui purtroppo non era libero di farlo come voleva. E da quel momento decidemmo che avremmo risolto anche questo problema. Ci siamo informati e, una volta saputo della possibilità di installare una giostra inclusiva, ci siamo attivati, grazie anche all’impegno dell’associazione “Amici Casa di don Lelio”, che ha organizzato una serie di iniziative per raccogliere fondi”. Ma non è finita qui, perché anche l’associazione “Insieme a Giò” ha voluto dare il proprio contributo: “Il presidente è il babbo di una famiglia di Scandicci che ha perso una bambina a causa di una grave malattia e che qui ha battezzato un altro figlio, si sono impegnati anche loro e inoltre hanno donato anche la “casetta” che fa parte dei giochi per bambini”.
“Tutto questo – conclude Bendinelli – ha permesso di dare un volto tutto nuovo all’area per i più piccoli che è stata completamente risistemata. Insomma, a Casa Don Lelio non c’è più alcuna barriera architettonica e, pur essendo una struttura “vecchia”, adesso è tutto a norma e non nessun posto dove una carrozzina non possa avere libero accesso”.