Una serata per il granduca che eliminò la pena di morte e… le bocce

SESTO FIORENTINO – Una serata per ricordare il granduca Pietro Leopoldo che abolì la pena di morte, i dazi doganali sui grani e…le bocce. “Dalle pallottole alle bocce ricordando Pietro Leopoldo con un calice di vino”, organizzata ieri sera alla Bocciofila sestese, ha ricordato il connubio tra gioco delle bocce e vino: abolendo il gioco […]

SESTO FIORENTINO – Una serata per ricordare il granduca Pietro Leopoldo che abolì la pena di morte, i dazi doganali sui grani e…le bocce. “Dalle pallottole alle bocce ricordando Pietro Leopoldo con un calice di vino”, organizzata ieri sera alla Bocciofila sestese, ha ricordato il connubio tra gioco delle bocce e vino: abolendo il gioco delle bocce per strada – allora si chiamavano “pallottole” – i toscani decisero di giocare tra i filari dei vigneti. Il comitato regionale della Federazione italiana bocce, Fib, ha deciso così di ricordare la figura del granduca e l’iniziativa rientrava fra gli eventi ufficiali dell’edizione 2015 della Festa della Toscana, con il patrocinio del Coni Toscana. Presente anche il presidente del Consiglio regionale della Toscana e delegato provinciale Coni Firenze, Eugenio Giani che ha ricordato le importanti opere fatte dal granduca, che venne preso a esempio in tutta Europa. 

La serata ha visto una partita di bocce tra politica e giornalisti e hanno vinto i secondi. Anche il pubblico si è cimentato con il gioco. A fine gara degustazione con i prodotti dei consorzi del Chianti classico, del pane toscano dop e del prosciutto toscano dop.